13. COSA DEVE FARE L'AMMINISTRAZIONE? L'Amministrazione, eletta dai cittadini di Grottaglie, deve: a) rendere la cittadinanza partecipe di qualunque decisione riguardante la discarica; b) annullare la delibera del 13 febbraio 2004 in quanto l'oggetto “terzo lotto” è inesistente poiché si tratta di “nuova discarica”, come ha affermato il Comitato Tecnico Provinciale (verbale n.42/14.4/2004), e perché le aree interessate sono vincolate da leggi che vietano di autorizzarvi discariche per rifiuti speciali; c) sollecitare nelle sedi opportune l'elaborazione e l'attuazione di un piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti in quanto l'emergenza, che dura dal '94, non può protrarsi oltre; d) esprimere parere negativo, qualora ne fosse richiesta, sulla realizzazione di una seconda discarica; e) esprimere parere negativo, qualora ne fosse richiesta, sulla realizzazione della piattaforma in quanto è in stretta relazione al cosiddetto III lotto - cioè nuova discarica - sia per le sue dimensioni, sia perché la valutazione d'impatto ambientale per piattaforma e nuova discarica, per legge, è di competenza del Ministero dell'Ambiente; f) applicare alla lettera, per quanto riguarda i controlli, quanto affermato dal prof. Liberti nella sua perizia tecnica e in particolare quanto scritto alla lettera H, che si riporta integralmente: “Determinante infine appare il ruolo del ‘controllo’ nella gestione di impianti come quello in oggetto, non efficacemente demandabile soltanto alle istituzioni preposte (AUSL, Provincia, NOE, NAS ecc.) oberate di incombenze, né tanto meno al solo gestore privato. In casi analoghi si è rivelato particolarmente utile il coinvolgimento diretto dell'Ente Locale in forme variabili dalla società mista al rapporto convenzionale per controlli analitici periodici affidati a strutture scelte dall'Amministrazione (Università, Enti di ricerca, qualificati laboratori locali)”. Altrettanto importante è anche quanto il prof. Liberti afferma nel punto I: “Il coinvolgimento di qualificata struttura di analisi esterna va attivato già in relazione della “fotografia” iniziale dell'ambiente interessato (falda, aria, suolo), della quale si ribadisce la necessità”. Sarebbe veramente un fattore di sicurezza per la città di Grottaglie se l'Amministrazione avesse ottemperato a quanto raccomandato in questi punti della perizia tecnica del prof. Liberti.
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