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Comunicato stampa

29-05-2004

 

Apprendiamo, da notizie di stampa, che l’On.le Tucci ha ribadito la sua volontà di far venire a Grottaglie la Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle bonifiche, meglio conosciuta come "Commissione ecomafie", all’interno della quale egli riveste il ruolo di componente e di Segretario.

 

Senza voler entrare minimamente nella campagna elettorale - anche perché la nostra qualità di esponenti di un comitato cittadino spontaneo ce lo impone -, e avvertendo l’obbligo di tenere nella dovuta considerazione gli aspetti istituzionali, riconosciamo che l’iniziativa ha, per gli scopi che si propone il Comitato “Vigiliamo per la discarica”, un’indubbia rilevanza e la prendiamo ovviamente molto sul serio.

 

Siamo infatti ben consci sia dei poteri straordinari in forza dei quali la Commissione bicamerale agisce, sia delle funzioni che essa svolge, sia del fatto che è un organismo istituzionale che opera, tra l’altro, con i poteri dell’autorità giudiziaria (la Commissione agisce in forza dei poteri ad essa conferiti dalla legge 31.10.2001 n. 399, secondo il regolamento interno discusso e approvato dalla medesima Commissione nella seduta del 14.5.2002).

 

Sin da ora rendiamo noto che, a nome del Comitato Vigiliamo per la discarica, intendiamo essere ascoltati dalla Commissione bicamerale per rendere dichiarazioni sia sui procedimenti amministrativi in corso, riguardanti la richiesta di realizzazione del III lotto della discarica per rifiuti speciali in località “La Torre–Caprarica” e la connessa piattaforma polifunzionale per la selezione e inertizzazione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, sia sui procedimenti amministrativi già svolti e culminati nelle autorizzazioni per la realizzazione del I° e del II° lotto della medesima discarica.

 

Inoltre, circa l’effettiva quantità e la tipologia dei controlli effettuati sul I° e  II° lotto della discarica, ci riserviamo di chiedere alla Commissione bicamerale che disponga ulteriori, più puntuali e dettagliati controlli – anche attraverso eventuali “carotaggi” mirati – sulla quantità e sulle tipologie di rifiuti speciali conferiti nella discarica. Ciò, naturalmente, senza alcun pregiudizio nei confronti di nessuno. Ma per la necessità, sentita da centinaia di cittadini (non solo di Grottaglie), che si ripari -sia pure ex post- alle deficienze e ai ritardi delle pubbliche amministrazioni che a vario titolo sono tenute ad effettuare dei controlli, ritardi e deficienze di cui, nel caso della discarica di Grottaglie, vi è persino prova documentale. E anche per la straordinaria rilevanza pubblica che comporta la presenza di una discarica per rifiuti speciali all’interno di un territorio comunale, presenza che “segna” comunque la storia di una comunità che vuole essere cosciente e consapevole fino in fondo di ciò che è accaduto e di ciò che potrà accadere.

 

Infine riteniamo necessario che si faccia luce e chiarezza anche sul più ampio tema dell’organizzazione della gestione dei rifiuti speciali nella Regione Puglia, e che sia evidenziato sin d’ora che nella nostra Regione non è stato ancora applicato il principio, sancito dall’art. 22 del d. lgs. n. 22/97, secondo il quale  il piano regionale di gestione dei rifiuti deve assicurare che “lo smaltimento dei rifiuti speciali avvenga in luoghi prossimi a quelli di produzione al fine di favorire la riduzione della movimentazione dei rifiuti”.

 

Per il Comitato Vigiliamo per la discarica

Prof.ssa Etta Ragusa

Avv. Antonio Lupo

        

         Grottaglie, 29.5.2004

COMITATO VIGILIAMO PER LA DISCARICA