Il comitato di Grottaglie Vigiliamo per la discarica, formato da cittadini e associazioni, esprime le sue più vibrate proteste per la posizione assunta in questi giorni dal sindaco di Grottaglie Bagnardi circa lo smaltimento - nella discarica per rifiuti speciali di proprietà della Ecolevante spa- dei rifiuti solidi urbani salentini e dei rifiuti solidi urbani provenienti dalla Campania.
Il sindaco Bagnardi, infatti, invece di preoccuparsi dell’aggravamento della situazione ambientale nel territorio di Grottaglie, che già da anni intollerabilmente sopporta uno dei più grandi impianti di rifiuti speciali dell’intero Mezzogiorno e, per giunta, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, si è premurato di circoscrivere le sue preoccupazioni al fatto che, a causa del conferimento dei rifiuti provenienti dal bacino di Lecce 2, quello che dal sindaco Bagnardi è stato definito “il nostro impianto” (l’impianto di Ecolevante spa è ovviamente privato) sarebbe destinato, per un verso, a riempirsi rapidamente e quindi a chiudere entro 4 o 5 mesi e, per un altro verso, a non essere più idoneo a ricevere la certificazione Emas.
Ebbene, il comitato, nel ribadire che i cittadini di Grottaglie non hanno bisogno di un sindaco che si preoccupi per la eventuale imminente chiusura nel proprio territorio di una enorme discarica per rifiuti speciali (che questo territorio non produce), comunicano al dott. Bertolaso, nella sua qualità di coordinatore del Dipartimento di Protezione Civile presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Giunta regionale della Puglia, On.le Nicola Vendola, al Presidente della Provincia di Lecce, avv. Giovanni Pellegrino e al Presidente della Provincia di Taranto, dott. Gianni Florido, di non essere affatto contrari a che nella discarica di Grottaglie siano conferiti rifiuti solidi urbani del bacino ATO Lecce 2, previamente e opportunamente trattati nell’impianto di Poggiardo, ma a condizione che ciò avvenga fino a giugno 2007 e che nel frattempo la Provincia di Lecce allestisca idonei impianti di smaltimento di rifiuti negli ambiti territoriali di propria competenza, ivi compresi impianti per discariche per rifiuti speciali cosiddetti non pericolosi, che in quel territorio mancano del tutto.
Questa posizione del Comitato Vigiliamo per la discarica dimostra ancora una volta che i cittadini di Grottaglie, nonostante l’enorme e inutile peso che essi da anni sopportano a causa della presenza nel proprio territorio di una delle più grandi discariche per rifiuti speciali, non sono affetti dalla sindrome Nimby (not in my back yard), e non si sottraggono, per senso di responsabilità, alle richieste di aiuto provenienti da altri territori. Tuttavia, chiunque sia in buona fede non può non convenire sul fatto che sarebbe estremamente ingiusto aggravare la situazione ambientale del territorio di Grottaglie e della Provincia di Taranto, già pesantemente compromessa da sciagurati e irresponsabili atti amministrativi, senza che, dall’altro lato, nella Provincia di Lecce o nella Regione Campania, siano nel frattempo approntate tutte le contromisure per rendersi autosufficienti nello smaltimento dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
E si ricorda infine che il comitato di Grottaglie Vigiliamo per la discarica, che ha sempre adottato verso le istituzioni una posizione di civile confronto, ha elaborato e scritto una proposta di legge regionale di iniziativa popolare che, pur essendo stata presentata in settembre, non è stata ancora portata in Consiglio regionale. Restano così ancora gravemente disattese le istanze di quei 16.000 cittadini pugliesi che hanno sottoscritto la proposta di legge regionale di iniziativa popolare, oltre che le richieste di due Consigli provinciali e di 7 Comuni pugliesi.