Movimento Campano Per Rifiuti Zero e Rete Italiana Rifiuti Zero Ospitano il V° DIALOGO ZERO WASTE INTERNATIONAL NAPOLI – 18/21 Febbraio 2009. In diretta sul sito di vas in streaming
LA STORIA SIAMO NOI. VIAGGIO NEL SUD: REALTÀ E PREGIUDIZI - NAPOLI: “DIALOGO INTERNAZIONALE” PROMOSSO DALLA ZERO WASTE INTERNATIONAL ALLIANCE - 18-21 febbraio
http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=40041&idsezione=4 DI AMEDEO RICUCCI,IN ONDA MERCOLEDÌ 18 FEBBRAIO ALLE ORE 23.30 SU RAI 2
LA STORIA SIAMO NOI. VIAGGIO NEL SUD: REALTÀ E PREGIUDIZI (17/02/2009) - Era il 1992 quando la RAI mandava in onda “Viaggio del Sud” di Sergio Zavoli: uno straordinario affresco del nostro Mezzogiorno e dei suoi problemi. A vent’anni da questa inchiesta e partendo proprio dalle immagini e testimonianze raccolte da Zavoli, La Storia Siamo Noi torna, con un eccezionale viaggio in 5 puntate, nelle regioni del Sud – Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia - per verificare se qualcosa è cambiato e soprattutto per capire quali sono i problemi e le sfide che deve affrontare oggi. Marcello Sorgi: “Si potrebbe dire che esiste una questione meridionale aggravata dal fatto che dopo 50 anni di intervento intensivo, fatto da governi di diversa matrice politica e con metodi variati, il risultato e’ che la situazione del Sud e’ peggiore di quella che era”. Per la serie “La Storia siamo noi” Rai Educational presenta “Viaggio nel Sud: Realtà e Pregiudizi” di Amedeo Ricucci, in onda mercoledì 18 febbraio alle ore 23.30 su RAI 2. Era il 1992 quando la RAI mandava in onda “Viaggio del Sud” di Sergio Zavoli: uno straordinario affresco del nostro Mezzogiorno e dei suoi problemi. A vent’anni da questa inchiesta e partendo proprio dalle immagini e testimonianze raccolte da Zavoli, La Storia Siamo Noi torna, con un eccezionale viaggio in 5 puntate, nelle regioni del Sud – Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia - per verificare se qualcosa è cambiato e soprattutto per capire quali sono i problemi e le sfide che deve affrontare oggi. Prima fra tutte quella dell’oblio. In più occasioni – e non a caso – il Presidente Giorgio Napolitano ha cercato di riportare l’attenzione sulla questione meridionale, da troppo tempo, ormai, ai margini del dibattito politico. Ad accompagnarci in questo viaggio, intellettuali quali Giuseppe de Rita, Marcello Sorgi, Michele Salvati, Vittorio Feltri, Antonello Caporale e Vito Teti. E allora, perché questi temi non appassionano più? Giuseppe De Rita, sociologo: “la questione meridionale non e’ piu’ all’ordine del giorno anche per stanchezza. Io sono un meridionalista convinto, però mi rendo conto che dal ‘47 per 50 anni la questione meridionale e’ stata riproposta come tema centrale e a un certo punto se non viene risolto la gente si disamore, e ritiene che sia un problema irrisolvibile o che sia solo un problema dei meridionali”; “ le categorie del meridionalismo, purtroppo – spiega Vittorio Feltri, giornalista – sono ancora quelle di 100 anni fa e forse non sono piu’ sufficienti a spiegare i problemi del Mezzogiorno”. Esiste ancora, dunque una questione meridionale? Per il giornalista Marcello Sorgi: “esiste ancora e, basta guardare i dati economici principali che riguardano il Sud per rendersene conto. Si potrebbe dire che esiste una questione meridionale aggravata dal fatto che dopo 50 anni di intervento intensivo, fatto da governi di diversa matrice politica e con metodi variati, il risultato e’ che la situazione del Sud e’ peggiore di quella che era”; “certe volte – sottolinea De Rita- capisco che l’unica possibilità sarebbe stata quella di provocarli e lasciarli da soli. Vediamo quello che sapete fare!” E il viaggio fatto da Sergio Zavoli nel 1992 era un viaggio in salita, contro la corrente dei pregiudizi. Un clima infuocato del quale e’ riuscito a dare uno spaccato straordinario, fatto di immagini e testimonianze, che La Storia Siamo Noi ripropone. Ma ancora oggi le regioni del Sud faticano ad offrire le stesse opportunità di lavoro, la stessa qualità di vita, addirittura gli stessi diritti offerti dalle regioni del Nord. Se i infatti i pregiudizi del 1992 appaiono in gran parte superati, permane però nel Sud una realtà fatta di sprechi, degrado e inefficienza che sembra fatta apposta per confermarli. Significativa è la storia delle opere “incompiute”, prima fra tutte la ormai famigerata autostrada Salerno-Reggio Calabria, ma anche attraverso la storia di due comuni – Sciacca (Ag) e Giarre (Ct) - che possono aspirare allo scettro di capitale italiana degli sprechi. “La logica dell’incompiuta – spiega Antonello Caporale, giornalista- risiede in questo dato: io non devo essere costretto dai cittadini ad offrire tutta la casa ma una stanza, non sono costretto a dare tutta la strada ma un lotto. E dunque devo dire faremo la strada e, tagliato il nastro, dopo c’e’ solo 100 metri di asfalto. Ma in questo modo io ho massimizzato il profitto elettorale. Ho creato una cosa che forse non si farà e nessuno me ne chiederà conto. L’incompiuta fa si che il bisogno non sia mai sazio e se e’ sospeso, realizzo una carta fidelity dell’elettore. Se io sazio il mio elettore, questo sara’ libero di non votarmi piu’”; De Rita: “nella cultura meridionalistica degli ultimi 50 anni il flusso di denaro e’ un elemento irrinunciabile. Quando cominciò la Cassa del Mezzogiorno, c’era un bel piano decennale e sembrò che quell’ammontare di quattrini avrebbe avuto un effetto moltiplicatore . Ma il flusso di denaro va per mille rivoli, non ha alcun senso, anzi aggrava le situazioni”. È l’eterno dualismo fra Nord e Sud: l’eterna questione meridionale. Caporale: “al Nord c’e’ piu’ rigore, un convincimento che qualcosa bisogna fare, che l’affare si può fare sulle case ma bisogna costruirle. Tangente più tangente meno ma la casa c’e’ se e’ popolare. Al Sud e’ possibile anche non fare il palazzo, oppure fare le scheletro ma senza muratura o senza divisioni. Al Sud si e’ piu’ incoscienti- ed aggiunge- il Sud e’ un capolavoro di inefficienza, un rosario di cose fatte male”; De Rita: ‘il Mezzogiorno, l’input esterno lo rifiuta sempre”. E esempio negativo di questo e’ la citta’ di Taranto, il Comune piu’ indebitato d’Italia: Stefano Ippazio, Sindaco Taranto 2007: “Siamo il Comune piu’ dissestato della storia della nostra Repubblica, perche’ il nostro dissesto, in rapporto agli abitanti, e’ 3 volte maggiore di quello di Napoli. Per 5 anni ogni giorno hanno utilizzato male un miliardo delle vecchie lire, e cioè 1 miliardo di euro di deficit con oltre 300 persone inquisite. Dobbiamo pagare i debiti che altri hanno fatto con le banche e ci vorranno piu’ di 50 anni” . E i Fondi Europei? Caporale: “dovevano servire a rivitalizzare una economia in ginocchio e creare delle strutture ma di nuovo, tranne eccezioni, questi soldi hanno fatto che piegare ancora di piu’ il Sud. Tutti quei soldi non hanno rivitalizzato il Sud ma l’hanno strangolato”. Il Viaggio nel Sud prosegue con altre 4 puntate tematiche dedicate rispettivamente alla criminalità organizzata (“Mafie e Legalità” in onda martedì 24 febbraio alle ore 08.05 su Rai Tre) alla sanità (“La malasanità” in onda mercoledì 25 febbraio alle ore 08.05 su Rai Tre), al lavoro (“Pane Amaro” in onda giovedì 26 febbraio alle ore 08.05 su Rai Tre) e all’ambiente (“Lo Sviluppo Insostenibile” in onda venerdì 27 febbraio alle ore 08.05 su Rai Tre).
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COMUNICATO STAMPA 22 gennaio 2009 Noi del Comitato Vigiliamo per la discarica ONLUS abbiamo la sensazione che l’approvazione dell’ordine del giorno del Consiglio provinciale di Taranto, col quale è stata espressa la volontà di procedere all’annullamento in via di autotutela delle autorizzazioni rilasciate per le nuove discariche Ecolevante e Vergine, sia un atto puramente propagandistico.
Ma se così non è, vogliamo dare alla Provincia di Taranto una prima occasione per dimostrare la sua vera intenzione. Il prossimo 12 febbraio sarà discusso dinanzi al TAR Bari il ricorso proposto dal Comune di San Marzano di San Giuseppe per l’annullamento delle autorizzazioni integrate ambientali rilasciate ad Ecolevante per il cosiddetto III lotto, nonché dell’atto col quale l’ENAC non ha ritenuto di dover apporre vincoli o vietare la possibilità di costruire discariche su aree vicino alla pista di un aeroporto, nel rispetto degli standards di sicurezza internazionali stabiliti dall’organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO).
Ebbene, se la Provincia di Taranto vuole davvero l’annullamento di questi atti, potrà dimostrarlo concretamente in udienza pubblica, delegando il suo legale costituito ad aderire alle richieste di annullamento avanzate dal Comune di San Marzano di San Giuseppe. Se così non sarà, se cioè la Provincia di Taranto, coerentemente a quello che finora ha fatto, anche nel giudizio dinanzi al TAR Bari continuerà ad opporsi alle richieste di annullamento, è evidente che ci troveremmo dinanzi a una sorta di delibera truffa elettorale, assolutamente inaccettabile per la dignità dei cittadini elettori, sempre più vittime di manovre meramente demagogiche e populistiche.
Tutti i Consiglieri provinciali sono pertanto invitati all’udienza pubblica del 12 febbraio 2008 dinanzi al TAR Puglia sede di Bari. Lì potranno verificare se la Provincia di Taranto, già costituitasi per opporsi alle richieste di annullamento, sarà presente all’udienza e, nel caso in cui fosse presente, i medesimi Consiglieri potranno trarre tutte le loro valutazioni alla luce dell’atteggiamento che sarà assunto dalla difesa della Provincia rispetto alle richieste di annullamento avanzate dal Comune di San Marzano di San Giuseppe.
Naturalmente, la Provincia di Taranto, sempre che voglia davvero mutare registro, dovrà cambiare anche la posizione processuale che ha assunto nei ricorsi proposti dal Comitato Vigiliamo per la discarica e dai Comuni di Taranto, Faggiano, Fragagnano, Lizzano e Monteperano, dinanzi al TAR Puglia sez. Lecce, per l’annullamento delle autorizzazioni integrate ambientali rilasciate ancora ad Ecolevante s.p.a. e a Vergine e, ancora, per l’annullamento dell’atto dell’ENAC sopra indicato.
Dopo circa cinque anni di sollecitazioni, esposti e richieste, nonché di incontri con le autorità amministrative preposte e con i responsabili dei vari uffici tecnici, ai quali è sempre stata fornita seria documentazione a sostegno di ogni istanza, ribadiamo che le autorizzazioni rilasciate sono illegittime. Siamo per la difesa dell’ambiente e della salute, non contro qualcuno, sempre abbiamo cercato il dialogo aperto e civile con le istituzioni e ci auguriamo sinceramente che l’Amministrazione provinciale sappia e voglia cogliere l’opportunità del 12 febbraio per concretizzare nei fatti le intenzioni. *** *** ***
NAPOLI: “DIALOGO INTERNAZIONALE” PROMOSSO DALLA ZERO WASTE INTERNATIONAL ALLIANCE - 18-21 febbraio ( con la partecipazione di GAIA international).
Da tutto il mondo sta crescendo il numero di adesioni e di registrazioni a questo meeting che già vede esperti ed attivisti provenienti da paesi extraeuropei ed europei confermare le loro presenze ( in particolare da Filippine, Tailandia, India, USA, Nigeria, Emirati Arabi, Fiandre, Belgio, Catalogna e Spagna, Regno Unito, Bulgaria ecc). Ma saranno le realtà italiane e soprattutto le realtà campane a “segnare” l’importanza di questo evento ponendovi al centro le RAGIONI VERE DEL “DISASTRO DI NAPOLI”, “illuminandole” con dettagliate proposte alternative elaborate con il prezioso supporto degli esperti che a Napoli convergeranno. Nel frattempo IL COMUNE DI CAPANNORI ( che è stato il primo Comune italiano ad aderire alla strategia Rifiuti Zero) la Rete Nazionale Rifiuti Zero e l’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI “COMUNI VIRTUOSI” hanno lanciato un appello a TUTTI I COMUNI ITALIANI AFFINCHE’ COLGANO L’OPPORTUNITA’ DI PARTECIPARE ALL’INCONTRO. Dal programma ( in visione su www.ambientefuturo.org dove è possibile registrarsi on line) emerge l’obiettivo di LANCIARE LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO IN EUROPA ( SCEGLIENDO NAPOLI QUALE “BANCO DI PROVA”) e di elaborare i “principi fondanti dello ZERO WASTE : NO ALL’INCENERIMENTO dei rifiuti, si’ alla loro riduzione, si’ al RIUSO E AL MASSIMO SVILUPPO DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE ASSUMENDO LE “BUONE PRATICHE” DEL PORTA A PORTA e del trattamento meccanico biologico del “residuo” accompagnato da uno sforzo di riprogettazione industriale di beni e merci che non sono riciclabili/compostabili.
Per scaricare il “flyer” e prendere visione del programma che per quanto riguarda l’agenda definitiva richiederà ancora qualche giorno vedi www.ambientefuturo.org
BARI: Seminario gratuito sulla nuova Direttiva europea rifiuti promosso dal PolieCo e Fondazione S.Chiara in collaborazione con Bari, 12 febbraio 2009 - Sheraton Hotel Nicolaus
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"ILLECITI AMBIENTALI IN BIANCO
Gli atti amministrativi illegittimi delle pubbliche amministrazioni"
Cosa può fare un organo di PG,
un'associazione ambientalista e animalista o un privato cittadino
Videolezione a cura del Dott. Maurizio Santoloci
notizia diffusa da: http://www.retejonicambientale.it/la_newsletter_di_diritto_allambiente.htm