Risposta a Confindustria Brindisi
Confindustria di Brindisi è davvero sorprendente: attacca gli ambientalisti perché hanno ribadito il loro dissenso sull’accettazione da parte della nostra comunità di “doni” in opere o sponsorizzazioni da parte di aziende in conflitto d’interessi con il nostro territorio e, in particolare, dell’Enel. Di seguito comunicato integrale.
Risposta a Confindustria Brindisi
Confindustria di Brindisi è davvero sorprendente: attacca gli ambientalisti perché hanno ribadito il loro dissenso sull’accettazione da parte della nostra comunità di “doni” in opere o sponsorizzazioni da parte di aziende in conflitto d’interessi con il nostro territorio e, in particolare, dell’Enel. Una società che a Brindisi ha sempre respinto le richieste delle istituzioni e delle forze politiche locali a partire da quella concernente una drastica riduzione del carbone destinato alla centrale di Cerano. In una comunità democratica come la nostra, sia pure condizionata da poteri forti, ci sia consentito almeno il diritto al dissenso e alla critica.
Concordemente con quanto afferma la locale Confindustria, anche noi crediamo nel “confronto costruttivo tra il mondo dell’industria ed il contesto istituzionale e sociale del territorio per favorire lo sviluppo” ma abbiamo l’impressione che qualcuno confonda il “confronto” con i diktat e qualche altro, come certe inchieste fanno temere, lo “sviluppo” col malaffare.
Sappiamo bene che le responsabilità penali personali possono essere considerate tali solo a seguito di sentenza definitiva ma ci sono provvedimenti giudiziari che aprono scenari davvero allarmanti. Ed uno di questi è senza dubbio quello del trasporto illecito di rifiuti pericolosi dalla centrale di Cerano ad una cava calabrese. Una vicenda che, come dice Confindustria, presenta “dolorosi risvolti”. Non ci è chiaro però se in questi “risvolti” Confindustria includa in posizione preminente i danni alla salute dei cittadini e all’ambiente causati dall’illecito traffico.
Brindisi, 15 maggio 2009
Michele Di Schiena, Enrico Favuzzi, Doretto Marinazzo, Fabio Protopapa, Giorgio Sciarra
a Grottaglie http://www.vigiliamoperladiscarica.it/public/news/index.php?mod=editnews&action=editnews&id=1133641010&source=1152294900
Da un articolo apparso sul quotidiano "Corriere del Giorno" apprendiamo una notizia che non può che farci piacere. C'è una parte della nostra città che non è in vendita, e che è disposta ad organizzare le proprie iniziative gratis piuttosto che vedersi sponsorizzata dalla società di gestione della discarica di La Torre- Caprarica. Di chi si tratta? I dettagli nell'articolo a firma di Salvatore Savoia
MA QUESTI SOLDI NO
articolo apparso sul quotidiano "Corriere del Giorno" il 3.12.2005
Rischia di saltare il presepe vivente del Gruppo Grotte Grottaglie. I 3000 euro offerti dal Comune fanno storcere il naso: provengono dal gestore della discarica
GROTTAGLIE - I grottagliesi rischiano di diventare "discarica-dipendenti". Perché la vicenda relativa all’ampliamento della discarica " La Torre - Caprarica", gestita dalla "Ecolevante S.p.A.", oltre a determinare gli eventi della politica cittadina e quindi la ricandidatura del sindaco Raffaele Bagnardi, rischia di compromettere la realizzazione del presepe vivente che da anni viene allestito la notte di Natale nella grotta di "Buccito". Quest’anno il Gruppo Grotte Grottaglie, la Pro Loco e il Piccolo Teatro Grottagliese hanno presentato un progetto congiunto all’Amministrazione comunale. "Budget" di spesa circa 14mila euro. Un po’ tanti per le casse comunali, che tra pubblicizzati tagli prodotti dalla Finanziaria e il rischio di non rispettare il patto di stabilità, può destinare alla rievocazione della nascita del Bambin Gesù solo 3mila euro. Ed ecco il coniglio uscito dal cilindro del cappello: l’assessore alla Cultura, Marisa Patruno, ha chiesto alla "Ecolevante S.p.A." di sponsorizzare l’iniziativa. Richiesta accolta dalla società che gestisce la discarica " La Torre - Caprarica", che avrà pensato in questo modo di stemperare il clima che si è venuto a creare intono alla realizzazione del terzo lotto dell’impianto di smaltimento di rifiuti. E poi si sa: a Natale si è tutti più buoni. Tuttavia il contributo elargito dalla "Ecolevante S.p.A." (circa 3mila euro) rischia di compromettere la realizzazione del presepe vivente perché il Piccolo Teatro Grottagliese, in presenza della sua sponsorizzazione, ha posto il suo diniego a partecipare alla manifestazione. E pur di evitare la sponsorizzazione della "Ecolevante S.p.A.", potrebbe mettere su scenette ed intonare i tradizionali canti natalizi a titolo gratuito. Un segnale chiaro, quello lanciato dal Piccolo Teatro Grottagliese. Rivolto soprattutto ai politici e agli amministratori grottagliesi: non si può continuare a dipendere dalla discarica. E con questo suo gesto, il Piccolo Teatro Grottagliese dimostra come, contrariamente all’adagio reso famoso dall’imperatore Vespasiano, esiste anche la pecunia che olet. Salvatore Savoia