La PROVINCIA INVITA IL COMITATO alla Terza Conferenza Consultiva di Piano per acquisire eventuali osservazioni, obiezioni, suggerimenti... lettera di convocazione http://www.vigiliamoperladiscarica.it/provincia-invito-25-6-09.pdf
relazione della Terza Conferenza Consultiva: Giovedì 25 giugno, presso il Salone della Provincia si è Svolta la Terza Conferenza consultiva per il Piano Provinciale dei rifiuti, dedicata al "Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti Urbani (P.P.G.R.U. Il Piano è stato presentato dai Dirigenti dell’ARPA e può essere consultato sul sito della Provincia dove da tempo è stato inserito http://provinciata.wip.clio.it/rifiuti/view.php?id=12&numero_elemento=3 Sono intervenuti i responsabili degli ATO e qualche amministratore provinciale oltre alle associazioni Vigiliamo per la discarica, Legambiente e Sud in movimento. Le prime due associazioni, che fanno parte di Altamarea, hanno anche comunicato che un documento congiunto sarà presentato quanto prima.
Notizie circa gli incontri di Altamarea del 10 e del 24 giugno
Così come deciso nella riunione del 10 giugno, durante la quale si sono discusse le osservazioni di Vigiliamo e Legambtente, mercoledì 24 giugno, presso l’Istituto Alberghiero di Stato di Leporano, organizzato dall’ANTA (Associazione nazionale per la tutela dell’ambiente), c'è stato l’incontro promosso da Altamarea per discutere le proposte dei vari comitati circa il Piano provinciale dei Rifiuti. L’incontro era aperto alla partecipazione di altre associazioni e gruppi. Hanno presentato le loro osservazioni l’associazione Anta, Vigiliamo per la discarica, Legambiente, gruppo ambiente di Sinistra democratica e altri partecipanti. Si è convenuto di redigere un documento condiviso che sarà messo a punto nelle prossime riunioni di Altamarea e quindi inviato all’ARPA che sta redigendo il Piano provinciale rifiuti per incarico della Provincia e con la procedura VAS (Valutazione ambientale strategica) che prevede una serie di conferenze consultive finalizzata alle "consultazioni" con i soggetti competenti in materia ambientale e il pubblico interessato, al fine di acquisire eventuali osservazioni, obiezioni e suggerimenti.
Su questo sito sono disponibili le osservazioni di Vigiliamo che possono essere lette qui
http://www.vigiliamoperladiscarica.it/VIGILIAMo_plus/articolo.php?subaction=showfull&id=1241341393&archive=&start_from=&ucat=4&
Appena disponibile sarà anche inserito su questo sito il documento congiunto di Altamarea più ANTA.
Di Altamarea fanno parte:
AIL – ARCI – ASS.NE BAMBINI CONTRO L’INQUINAMENTO – AIUTIAMO IPPOCRATE –ASS. VOLONTARI OSPEDALIERI – COMITATO PER TARANTO - ECOCOMUNITA – GREENPEACE - IMPATTO ZERO – LEGAMBIENTE – LIBERA - LIPU – M.A.C. -PEACELINK – PRO NATURA -SENSIBILIZZAZIONI LIBERE E CONCRETE – TARANTO VIVA – VIGILIAMO PER LA DISCARICA – WWF –
PIANO PROVINCIALE RIFIUTI: osservazioni del Comitato Il Comitato Vigiliamo per la discarica rende pubbliche, dopo averle inviate al Presidente della provincia G.Florido, le proprie osservazioni circa quello che sembra destinato a diventare il nuovo piano provinciale di gestione dei rifiuti, il cui documento è stato pubblicato sul sito della Provincia di Taranto.
In premessa, il Comitato Vigiliamo per la discarica puntualizza che, nell’affrontare le questioni correlate all’ambiente e soprattutto in ragione della grave situazione di crisi ambientale di Taranto e provincia, è sua costante attenzione rifuggire da ogni ambientalismo di maniera, meramente protestatario e completamente privo di proposte e di progettualità concrete.
E proprio in questa prospettiva sottolinea di essere in totale e critico disaccordo con il cosiddetto “documento” di piano, che sembra destinato a diventare la “proposta” di piano provinciale di gestione dei rifiuti della Provincia di Taranto.
Innanzitutto, dalla lettura di questo documento, consultabile sul sito della Provincia di Taranto, non emerge alcuna seria programmazione e/o pianificazione finalizzate al recupero, riciclo, reimpiego e riutilizzo dei rifiuti. Cioè circa quelle che devono essere, secondo le tendenze sempre più accentuate del legislatore comunitario e nazionale, le principali e imprescindibili finalità delle attività che devono caratterizzare la gestione non solo dei rifiuti urbani ma anche dei rifiuti speciali.
Sia nel documento di piano, sia nel rapporto ambientale ad esso allegato, pur essendo citati il recupero, riciclo, reimpiego e riutilizzo, non c’è alcuna concreta pianificazione e/o programmazione delle piattaforme e degli impianti preposti a questo uso e che devono avere come loro principale, se non proprio esclusiva finalità, quella di selezionare i rifiuti in vista del loro recupero, riciclo, reimpiego e riutilizzo.
Inoltre il documento, pur accennando al consorzio nazionale imballaggi (CONAI) e agli altri consorzi ad esso facenti capo, non presenta alcuna concreta programmazione volta a favorire lo sviluppo di rapporti con questi soggetti, piuttosto che con i soggetti che promuovono la termovalorizzazione, l’incenerimento e/o il deposito in discarica dei rifiuti.
E’ chiaro a tutti, infatti, che il problema fondamentale nella gestione dei rifiuti urbani e speciali, è non solo e non tanto fare la raccolta differenziata, dal momento che, senza dare alcuna prospettiva di sviluppo concreto alle possibilità di collocare sul mercato il “materiale” ottenuto dal trattamento del rifiuto e dal suo riciclo e/o reimpiego, si ricollocherebbero in discarica o si incenerirebbero rifiuti che sarebbero stati così inutilmente differenziati, con ovvio grandissimo dispendio di risorse economiche.
Ebbene, nel documento di piano provinciale di gestione dei rifiuti: non c’è una programmazione effettiva delle piattaforme e degli impianti di selezione e recupero dei rifiuti; non c’è un capitolato speciale di “appalto tipo” che possa vincolare l’attività di gestione dei rifiuti alle imprese che operano nel bacino provinciale secondo criteri volti ad accentuare la selezione dei rifiuti e il loro recupero, riutilizzo e riciclaggio; non c’è alcun serio studio dei mercati esistenti e di quelli che possono aprirsi per favorire queste attività di gestione dei rifiuti del tutto alternative alla collocazione in discarica e alla “termovalorizzazione” e/o “incenerimento”.
Inoltre, nel documento di piano, non viene valorizzata la circostanza che già oggi le pubbliche amministrazioni sono obbligate, per legge, ad acquistare beni realizzati attraverso il recupero, il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti, e si dimentica del tutto che sempre più, a livello mondiale e comunitario, si parla di economia “verde” e di investimenti per stimolare l’economia e l’industria “verde”.
La programmazione e/o pianificazione proposta sembra pertanto nata già vecchia, apparendo ispirata e piegata a finalità meramente conservative, a sicuro beneficio di chi vuole che i rifiuti siano sempre più “termovalorizzati” o “inceneriti” o depositati in discarica.
Appare poi veramente sconcertante la disciplina relativa alla localizzazione degli impianti di trattamento e/o smaltimento dei rifiuti, e la lettura che viene proposta delle norme che regolano l’ubicazione degli impianti di smaltimento è assurda.
Ad esempio viene proposta una lettura del tutto erronea della disciplina relativa alla distanza minima che deve essere rispettata tra l’ubicazione degli impianti di smaltimento e la pista di un aeroporto. Si omette infatti a questo proposito di considerare che non possono essere collocati impianti di smaltimento, di recupero e/o di trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi che smaltiscano e/o recuperino e/o trattino rifiuti organici (sia urbani che speciali) ad una distanza inferiore a 13 chilometri rispetto alla pista di un aeroporto.
Chi ha redatto il piano si è infatti sforzato non solo di omettere di considerare le norme tecniche internazionali richiamate dal codice della navigazione, ma si è altresì sforzato di interpretare in maniera del tutto erronea le linee guida dettate in proposito dall’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (ENAC), il quale ha espressamente previsto il divieto di ubicare impianti di trattamento, recupero e/o smaltimento di rifiuti organici (sia urbani che speciali) a una distanza inferiore a 13 chilometri dalla pista di un aeroporto. Il redattore del piano ha infatti ritenuto che bisogna valutare caso per caso, limitandosi ad evidenziare che è necessario solo ridurre quanto più è possibile, attraverso l’utilizzazione di appositi impianti di trattamento, la frazione organica dei rifiuti da depositare in discarica, salvo poi puntualizzare che gli impianti di selezione e trattamento dei medesimi rifiuti (anche organici, quindi!) debbano essere collocati vicino agli impianti di smaltimento! E sono proprio gli impianti di smaltimento di Grottaglie e Fragagnano a sorgere in violazione degli standards di sicurezza internazionale di navigazione aerea stabiliti per prevenire fenomeni di “bird strike”!
Altrettanto assurda è, poi, la possibilità di costruire gassificatori senza rispettare la distanza minima, fissata sempre dalle linee guida dell’ENAC, di 13 chilometri dalla pista di un aeroporto.
Così come assurda è la possibilità di consentire di realizzare “ampliamenti” di discariche già esistenti in quelle aree considerate “annesse” ad alcune speciali tipologie di vincoli stabiliti dal piano paesaggistico regionale; e ciò in aperto contrasto con il piano paesaggistico regionale e, al contempo, in dichiarato, aperto ed evidentissimo favore per chi già gestisce discariche in aree così tutelate.
Dunque, non solo non c’è nulla di nuovo nel cosiddetto “documento” di piano provinciale di gestione dei rifiuti, ma c’è addirittura di molto peggio rispetto alla situazione attuale. Questo documento, secondo il comitato Vigiliamo per la discarica, è meglio non sia approvato perché, in definitiva, così come è ora, appare strumentale a favorire la chiusura del ciclo dei rifiuti secondo la vecchia maniera, cioè ricorrendo a discariche, inceneritori e termovalorizzatori.
RINVIO A GIUDIZIO prossima udienza 14 gennaio 2010
i fatti
il 24 dicembre 2006 il bimestrale di Grottaglie “Via Crispi” pubblica un articolo dal titolo “Discarica, soldi e partiti” con l’annuncio “Nel prossimo numero nel dettaglio tutte le sponsorizzazioni chieste ed ottenute dai partiti” (http://www.viacrispi.it/blog/).
il 14 febbraio 2007, non essendo comparsa sul bimestrale “Via Crispi”, né lo sarà in seguito, ulteriore notizia inerente l’oggetto del suddetto articolo, il comitato Vigiliamo per la discarica, a mezzo racc.a.r., invia alla Procura della Repubblica copia del bimestrale “Via Crispi” del 24.2.2006.
Essendo pervenute, nel frattempo, al comitato Vigiliamo per la discarica fotocopie di documenti che attestavano dei finanziamenti a partiti e associazioni da parte di Ecolevante spa, documenti dai quali non si evinceva affatto che fossero inerenti a eventuali procedimenti penali, la coordinatrice del comitato Vigiliamo per la discarica prof.ssa A.Ragusa, il 22 febbraio 2007, col pieno consenso e a nome del comitato stesso, consegna alla Procura della Repubblica di Taranto, nelle mani del Procuratore, un esposto con le suddette fotocopie, che la coordinatrice del comitato non ha mai pubblicato.
A seguito di una querela del legale rappresentante della Ecolevante spa, un sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, ha ritenuto di emettere il decreto di citazione a giudizio nei confronti della prof.ssa Ragusa, per “il reato di cui agli artt.110-684 C.P. per avere, in unione e concorso con ignoti, congiuntamente all’esposto depositato in data 22.02.2007 presso la Procura della Repubblica di Taranto, nella sua qualità di coordinatrice del comitato Vigiliamo per la discarica, pubblicato atti e documenti, movimentazioni bancarie su c/c intestati a Ecolevante spa, ricevute di pagamento, copie delle matrici di assegni emessi … - di un procedimento penale … pendente presso la sopracitata Procura della Repubblica, di cui era vietata a quel momento, per legge, la pubblicazione.”
Difendono la prof.ssa Ragusa gli avvocati Rosa Lupo e Antonio Lupo.
Il 7 maggio 2009 alle 9 presso il Tribunale di Taranto in via Marche, nell’aula D al piano terra, si svolgerà l’udienza pubblica.
il comitato
A questo punto il comitato Vigiliamo per la discarica, che opera in Grottaglie continuativamente dal 2004, rende noto quanto segue.
Ogni decisione relativa alla consegna della documentazione oggetto del rinvio a giudizio, così come ogni altra decisione, è stata presa dalla prof.ssa Ragusa d’accordo con i componenti del comitato Vigiliamo per la discarica.
Da sempre il comitato considera i rappresentanti delle Istituzioni suoi interlocutori naturali per cercare di capire a fondo cosa è accaduto e cosa continua ad accadere per tutto ciò che concerne le autorizzazioni, la costruzione e la gestione di impianti di smaltimento di rifiuti nella Regione Puglia, nella Provincia di Taranto e anche per ciò che ha riguardato e riguarda le tre discariche gestite in Grottaglie da Ecolevante spa., e conosciute come I lotto di 330.000 metri cubi, II lotto di 1.200.000 metri cubi, III lotto di 2.200.000 metri cubi.
Da sempre le norme statutarie del comitato Vigiliamo per la discarica recitano “Siamo per la difesa dell’ambiente e della salute, non contro qualcuno. Cerchiamo la verità perché il problema è complesso e il rischio elevato”.
Da sempre il comitato Vigiliamo per la discarica esercita con coraggioso senso di responsabilità il compito, appunto, di “vigilare” sulle autorizzazioni e sull’esercizio di una serie di impianti di smaltimento di rifiuti delicatissimi per l’ambiente e la salute dei cittadini.
E’ attraverso le azioni di sensibilizzazione del comitato Vigiliamo per la discarica che la cittadinanza di Grottaglie ha preso consapevolezza di cosa significa avere nel proprio territorio una discarica per rifiuti speciali, che la zona non produce (l’Ilva infatti ha le proprie discariche).
L’ostinata fiducia nelle Istituzioni ha portato, e continuerà a portare, il comitato Vigiliamo per la discarica a presentare le proprie documentate istanze in tutte le sedi opportune, a costituirsi parte civile e a promuovere azioni popolari in sostituzione delle amministrazioni comunali e provinciali inerti e irresponsabili, non solo in processi che riguardano la Ecolevante spa, ma in ogni altro processo in cui siano a rischio la tutela della salute e dell’ambiente, come prevede lo statuto.
La stessa ostinata fiducia nelle Istituzioni e la coscienza della necessità della partecipazione consapevole dei cittadini, oltre che la volontà di assolvere al ruolo previsto nello statuto, hanno portato il comitato Vigiliamo per la discarica a proporre e a fare approvare una legge regionale di iniziativa popolare per regolamentare l’ingresso dei rifiuti speciali in Puglia secondo il principio di prossimità e appropriatezza sancito dall’unione Europea.
La coordinatrice del comitato Vigiliamo per la discarica, prof.ssa A. Ragusa, in rappresentanza di tutti i componenti dello stesso comitato, ha sempre esercitato ogni iniziativa pubblica - ivi compresa quella per la quale è stata rinviata a giudizio e per la quale sarà giudicata il 7 maggio - nella piena consapevolezza di quanto finora sembra garantito a tutti i cittadini dalla Repubblica Italiana, nonché dalle norme nazionali ed europee che contemplano e tutelano diverse forme di cittadinanza attiva e partecipata, soprattutto in materia di difesa della salute e dell’ambiente.
In tale piena consapevolezza la prof.ssa Ragusa, col consenso e a nome del comitato Vigiliamo per la discarica, ha sentito il dovere morale e civico, appena venutane in possesso, di consegnare al Procuratore della Repubblica la documentazione inerente finanziamenti a partiti e associazioni di Grottaglie elargiti da Ecolevante spa.
Sapendo perfettamente che, come non è proibita la liberalità nella elargizione di finanziamenti da parte di qualunque privato, così è fatto obbligo - a chi elargisce e a chi riceve, soprattutto se si tratta di partiti politici - di rendere pubblici finanziamenti e sponsorizzazioni, ferma restando la responsabilità morale sia di chi li elargisce, sia di chi li richiede e li riceve.
Comitato Vigiliamo per la discarica
Grottaglie, 2 maggio 2009
resoconto dell'udienza Quella del 7 maggio 2009 è stata un'udienza-filtro, cioè il giudce giudicante ha acquisito la documentazione e le parti si sono costituite. Seguirà il dibattimento in cui potrà parlare sia l'accusa che la difesa oltre all'imputata naturalmente. La prossima udienza è stata fissata al 14 gennaio 2009. Alcune decine di amici e simpatizzanti del comitato, oltre ai rappresentanti di alcune associazioni, hanno accompagnato l"imputata", altri amici e associazioni hanno espresso la loro solidarietà per telefono o con sms. Ecco i messaggi inviati per e mail...
manifestazioni di solidarietà
25 maggio 2009 da ALTAMAREA - COMUNICATO STAMPA
OGGETTO : SOLIDARIETA’ AD ETTA RAGUSA DEL COMITATO “VIGILIAMO SULLA DISCARICA”
“AltaMarea” esprime tutta la propria solidarietà ad Etta Ragusa per l'assurda vicenda giudiziaria cui è sottoposta per aver fatto, come sempre, il suo onesto dovere di cittadina responsabile.
Il 22 febbraio 2007 la professoressa Ragusa nella sua funzione di coordinatrice del comitato “Vigiliamo per la discarica”, ha consegnato nelle mani del Procuratore della Repubblica di Taranto, un esposto con le fotocopie di importanti documenti venuti in suo possesso che attestavano dei finanziamenti a partiti ed associazioni da parte di Ecolevante spa.
A seguito della querela del legale rappresentante della Ecolevante spa la Ragusa è stata citata in giudizio, accusata di aver pubblicato atti e documenti di cui era vietata la pubblicazione.
“AltaMarea” non intende interferire con i procedimenti giudiziari nella correttezza dei quali ripone completa fiducia ma esprime comunque preoccupazione che simili iniziative possano interferire con l’impegno quotidiano e costante che le associazioni ripongono in difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini. E’ infatti convinzione di “AltaMarea” che, nella stessa situazione, ciascuna associazione facente parte del movimento avrebbe agito come “Vigiliamo per le discariche”.
Le associazioni ambientaliste e di volontariato sociale aderenti ad “AltaMarea” continueranno comunque ad operare basandosi sulla partecipazione attiva e civile dei cittadini e sulla denuncia e risoluzione delle problematiche legate alle varie criticità ambientali del territorio. Taranto, Maggio 2009
Per le associazioni civiche ed ambientaliste riunite in “AltaMarea”:
Monica Andrisano, Gaetano Barbato, Luigi Boccuni, Maria Giovanna Bolognini, Giovanni Carbotti, Serena Cesaria, Leo Corvace, Paola D’Andria, Biagio De Marzo, Lucio Dione, Roberto Imperio, Paola Fedele, Clara Fornaro, Lunetta Franco, Giancarlo Girardi, Antonello Leogrande,Gemma Leotta, Paola Lo deserto,Antonio Lupo, Alessandro Marescotti, Pino Merico, Luigi Oliva,, Francesco Ruggieri, Vito Seclì,
“ALTAM AREA”:
AIL – ARCI – ASS.NE BAMBINI CONTRO L’INQUINAMENTO – AIUTIAMO IPPOCRATE –ASS. VOLONTARI OSPEDALIERI – COMITATO PER TARANTO - ECOCOMUNITA – GREENPEACE - IMPATTO ZERO – LEGAMBIENTE – LIBERA - LIPU – M.A.C. -PEACELINK – PRO NATURA -SENSIBILIZZAZIONI LIBERE E CONCRETE – TARANTO VIVA – VIGILIAMO PER LA DISCARICA – WWF –
14 maggio2009 da Massafra
Ciao Etta,
sono Domenico Santoro ed ho saputo da poco della notizia del rinvio a giudizio. E’ inutile dire che il comitato di Massafra è con te e con gli amici di Grottaglie con i quali abbiamo condiviso numerose battaglie.Solidarietà a chi ha rappresentato e rappresenta per noi un punto di riferimento per la battaglia contro l’invasione dei rifiuti nella nostra terra.Tutti devono sapere che questo rinvio a giudizio non riguarda te ma tutti noi che ci battiamo con forza contro la “Fabbrica dei rifiuti”; e lo facciamo spesso nel silenzio, conoscendo l’amarezza delle sconfitte ma con la consapevolezza che si sta costruendo una coscienza collettiva che è l’unica vera barriera contro il dilagare di questo business costruito sulla nostra amata terra.La nostra speranza non sono i nostri politici ma i giovani ed i ragazzi che cominciano a discutere seriamente sulla questione dei rifiuti avvertendolo come “il vero problema” della nostra provincia.Non sentirti mai sola perché un popolo silenzioso è con te.Con affetto Domenico Santoro.Comitato di Massafra.
9 maggio 2009
da Taranto
Care amiche/cari amici,
Purtroppo per problemi al computer, abbiamo saputo in ritardo del rinvio a giudizio di Etta Ragusa. Comunque, vi siamo vicini per qualunque iniziativa riteneste opportuno fare per far conoscere all'opinione pubblica le "incongruenze" di un sistema che sempre più si caratterizza sbilanciato da una parte sola: punire chi si batte per un mondo migliore e lascia scorrazzare chi questo mondo lo sta rendendo sempre di più invivibile.
L' Associazione Sinistra Critica solidarizza con la "Casa della pace" e con Etta colpita da questo ulteriore sopruso"!per sin.cri Ciccio Maresca
venerdì 8 maggio 2009 da Taranto
Etta Ragusa, una di noi! COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PER TARANTO http://comitatopertaranto.blogspot.com/
Il fatto:
Etta Ragusa, ambientalista, ha consegnato alla Procura della Repubblica di Taranto atti e documenti relativi a probabili reati. Su tali reati indagava altro Procuratore. L’autore dei probabili misfatti si è querelato (come ha saputo della consegna dei documenti?). Etta Ragusa è stata incriminata per aver pubblicato (consegnare a un Pubblico Ministero è pubblicare?) atti e documenti di un procedimento penale di cui era vietata la pubblicazione (come fa un cittadino a sapere se esiste già procedimento in corso? La morale potrebbe essere: lasciate perdere).
Abbiamo bisogno di pensare che il rinvio a giudizio di Etta Ragusa rappresenta la volontà di un giudice illuminato di non mettere a tacere nella ovattata realtà di un’udienza preliminare, un avvenimento che deve diventare invece caso esemplare di civico comportamento.
Anche un procuratore che avesse chiuso la vicenda con un frettoloso proscioglimento avrebbe fatto torto a Etta Ragusa e alla causa per cui si batte da decenni.
Questo avvenimento non può e non deve essere ammantato di silenzio.
Rinviare a giudizio una cittadina che informa scrupolosamente la Procura della Repubblica di reati contro la salute pubblica è evento che deve essere gridato al Paese intero. L’Italia deve sapere che fornire atti e documenti relativi ad un reato è comportamento encomiabile e che non si corre alcun rischio di essere perseguiti.
A nessun cittadino deve esser chiesto: ma è certo che intanto non ci sia già un procedimento penale? Con quali strumenti un cittadino deve verificare se tale reato è già oggetto di attenzione della Magistratura? U n cittadino non è un investigatore. Avuta notizia del possibile reato deve informare, senza esitazioni, chi è invece deputato a verificarne la fondatezza.
Siamo certi che con il rinvio a giudizio di Etta Ragusa si vuole invece additare all’opinione pubblica i soliti furbetti delle ecomafie, i dispensatori di bustarelle, i responsabili di malattie e di morte.
La dignità di un dibattimento giudiziario restituirà senso e valore nuovi a questi avvenimenti.
Etta Ragusa è per noi magistrale esempio di impegno, di onestà e di dedizione ad una causa. Vorremmo che le giovani generazioni adottassero i suoi modelli di comportamento senza il timore di poter incappare nei rigori della legge.
Questo chiediamo ai giudici; indicare ai giovani un esempio e additare all’opinione pubblica chi vergognosamente chiede alla giustizia di ammantare di silenzio le proprie malefatte.
La portata della partita in gioco è enorme. Chi riveste il ruolo di informatore della pubblica opinione colga l’occasione per un chiaro monito che travalichi la nostra circoscritta realtà territoriale.
Per approfondire: vigiliamoperladiscarica.it
Pubblicato da copeta a 17.35 0 commenti
da Andria
Ho girato la notizia assurda del tuo rinvio a giudizio agli amici di Pax Christi, di Libera e del Laboratorio: siamo solidali con voi augurandoci che tutto possa risolversi al più presto.Dovevamo aspettarcela...Ieri pomeriggio ne abbiamo parlato al coordinamento regionale di Pax Christi! Un abbraccio a te e un saluto a tutti Anna Maria Di Leo
8 maggio L’assemblea del Mir (Movim.Internazionale della Riconciliazione) esprime la propria
solidarietà ad Etta Ragusa e dà mandato
alla presidente di sostenerla in tale vicenda
nei modi che riterrà adeguati.
ASSEMBLEA NAZIONALE: FIRENZE 6-8 MAGGIO 2009
Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR)
e-mail: segreteria@miritalia.org sito web: www.miritalia.org
7 maggio
da Ceglie Messapica Ciao Etta,
Siamo tutti nella stessa barca, nulla di tutto ciò ci stupisce. La Comune Urupia ti esprime la sua piena solidarietà per il procedimento che stai subendo. Un abbraccio.
La mia totale e concreta solidarietà all'amica Etta Ragusa che si batte da anni per gli altri! Gianni Lannes
A nome della commissione Giustizia e Pace della famiglia francescana del Salento esprimo la piena solidarietà e vicinanza alla prof.ssa Etta Ragusa, con cui collaboriamo da anni per costruire dei percorsi di educazione alla pace e alla nonviolenza. Il suo rinvio a giudizio ci sorprende e ci amareggia, la prof.ssa è un esempio di cittadinanza attiva che dovrebbe essere imitato da tutti. Fr. Francesco Zecca (responsabile commissione) www.giustiziaepacesibaceranno.org
Pubblicato da Fortebraccio a 20:16 0 commenti http://ioballodasola8.blogspot.com/ COSTITUZIONE E MAGISTRATURA
TRE PRIMI COMMI DI TRE IMPORTANTI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA che, in combinato disposto, dovrebbero costituire la stella polare dell’agire di ogni Magistrato del nostro Paese; soprattutto nel Mezzogiorno martoriato dalle scorribande del malaffare (politico, economico, criminale, burocratico).
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Art. 101.
La giustizia è amministrata in nome del popolo.
Art. 104.
La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. ---- Noi, per il momento, non possiamo far altro che sperare, anche se gli accadimenti degli ultimi anni, in soluzione di continuità con la storia passata, hanno dimostrato la piena validità del detto “chi di speranza vive, disperato muore”, che tutti coloro cui è stato riconosciuto il privilegio, ma anche imposto l’onere, di applicare la Legge, adeguino i propri comportamenti e le loro decisioni ai dettati ed allo spirito della nostra Costituzione.
Nel testimoniare la piena condivisione di ogni azione intrapresa da Etta Ragusa in rappresentanza del Comitato Vigiliamo per la Discarica e di tanti altri soggetti singoli e associati del territorio jonico, siamo, ancora una volta, costretti ad affidarci alla speranza: speriamo che la verità dei fatti, testimoniata dal costante impegno civile e sociale della professoressa Ragusa, emerga subito e con nettezza su quelle che, a chi scrive, appaiono pseudo ipotesi di reato.
Pubblicato da Fortebraccio a 20:16 0 commenti
da Ostuni
Carissima Etta,
ti esprimo la piena solidarietà a nome di tutta la commissione della famiglia francescana del Salento (ho messo anche sul nostro sito i fatti in modo che tutti sappiano, www.giustiziaepacesibaceranno).
Se da una parte questo rinvio a giudizio ci amareggia dall’altro ci dice che stiamo sulla buona strada, ci dovremmo preoccupare quando tutti parlano bene di noi… siamo con te! Fr. Francesco Zecca
6.5.2009
da Taranto
PEACELINK Comunicato stampa La professoressa Etta Ragusa, coordinatrice di "Vigiliamo per la discarica" (Grottaglie), è stata rinviata a giudizio per le ragioni esposte su www.vigiliamoperladiscarica.it
Il 7 maggio 2009 alle 9 presso il Tribunale di Taranto in via Marche, nell’aula D al piano terra, si svolgerà l’udienza pubblica.
PeaceLink esprime la propria solidarietà a Etta Ragusa.
Come animatrice del movimento ambientalista è stata un riferimento certo e affidabile. E' conosciuta anche a livello internazionale per il suo impegno nonviolento nella risoluzione dei conflitti e per la sua instancabile azione di operatrice di pace.
Ha collaborato con la magistratura con una costante azione di informazione e con l'invio di dettagliati esposti che hanno evidenziato le criticità ambientali e di legalità in cui versa la provincia jonica.
Non è un buon segnale il rinvio a giudizio di una persona che è esempio di cittadinanza attiva per tanti cittadini che la stimano. Ecco perché PeaceLink la sostiene e la appoggia con assoluta convizione.
Prof. Alessandro Marescotti Presidente di PeaceLink http://www.peacelink.it
COMITATO PER TARANTO I corrotti a casa e i cittadini in tribunale!
C'è chi svende il territorio e la gente che è chiamato a governare
c'è chi traffica con la salute e la vita delle persone
c'è chi dissangua i conti pubblici e indebita le amministrazioni
c'è chi si fa "sponsorizzare" e poi rende favori
c'è chi se ne frega e chiude tutt'e due gli occhi per gli "amici"
c'è chi si preoccupa di sistemare i parenti
c'è chi affida la governance agli ignoranti e alle veline
c'è chi fa passerella riempiendosi la bocca e le tasche di ambiente
...liberi tutti e anche omaggiati!
Quando però una libera cittadina presenta un esposto per rendere pubblici fatti strani e mettere i funzionari dello Stato in condizione di tutelare i diritti di tutti, allora, implacabilmente, la scure cieca della giustizia si abbatte implacabile per colpire "esemplarmente" tanto irriverente ardore.
Il Comitato per Taranto si unisce a Peacelink nel sostere la professoressa Etta Ragusa e Vigiliamo per la Discarica in questa lotta giudiziaria per il diritto alla cittadinanza attiva e partecipativa. Un compito fino ad oggi svolto con gratuità, onestà e grandissimo senso civico.
5.5.09
da Torino - La professoressa Ragusa è sempre stata in prima linea nella lotta per la legalità e la democrazia. L'Italia ha tanto bisogno di simile gente coraggiosa e pulita che andrebbe ringraziata per il suo impegno civile. Vera Velluto
- Esprimo tutta la mia stima, solidarietà e ammirato incoraggiamento a Etta Ragusa.Enrico Peyretti, Torino
da Taranto
STELLA CIAO Gentile Prof.ssa Ragusa,
pur non conoscendola personalmente abbiamo avuto modo di apprezzare ciò che state facendo da tanti anni con la caparbia e meritoria finalità di tutelare la salute e l’ambiente.L’incredibile vicenda che la vede protagonista, nella veste di coordinatrice del Comitato “Vigiliamo per la discarica” di Grottaglie, ci amareggia e ci rende ancor più certi del valore che assume la partecipazione consapevole dei cittadini ai quali viene impedito di partecipare ai processi decisionali nel
mentre li si incolpa di non partecipare, di disinteressarsi. Esprimiamo la nostra piena solidarietà nella sicurezza di una pronta e positiva risoluzione di una questione che, a nostro giudizio, è tanto più grave in quanto paradigmatica del ribaltamento dei valori cui giornalmente assistiamo che, in questo specifico caso, inquisisce un soggetto dalla indiscussa dirittura morale solo perché ha compiuto il proprio dovere civico. A testimonianza concreta della nostra vicinanza saremo presenti, in delegazione, il prossimo 7 di maggio presso il Tribunale di Taranto per assistere all’udienza pubblica.Distinti saluti. Associazione Culturale Stella Ciao di Taranto - Il Presidente Luigi Pulpito
3-4 maggio 2009
da Caserta
Cara Etta siamo con te, facci sapere i risultati della convocazione. Un abbraccio Silvana
da Taranto
Ho appena appreso la notizia leggendo il corriere del giorno. Ovviamente, sono vicino a Etta e pubblico subito la notizia sul blog
Giulio http://comitatopertaranto.blogspot.com/2009/05/i-cittadini-impegnati-pagano-due-volte.html
da Torino
ciao carissima, non riesco ad aprire il file che ci hai mandato, volevo girarlo al centro studi sereno regis perchè fosse pubblicata la notizia sulla nostra Newsletter.Ti facciamo tanti auguri per la tua azione nonviolenta e ti siamo vicini. Facci sapere se c'è qualcosa che possiamo fare, ol.tre che far circolare la notizia.Un abbraccio,Angela e Beppe
dal blog Lu Lauru https://www.blogger.com/comment.g?blogID=3530937373686544217&postID=1938787042076209485
antonino ha detto...
Ma ho capito bene???? Una persona fa un esposto e mette nelle mani del magistrato (senza divulgarli o pubblicarli) dei documenti scottanti che le sono pervenuti.
Invece di farle un applauso per aver compiuto un'azione meritoria viene rinviata a giudizio? Ma che mondo è questo? 3 maggio 2009 18.50
il monaco ha detto...
Secondo te? 3 maggio 2009 21.23
pietro annicchiarico ha detto...
non so se etta mi legge, ma vorrei dirle che non è sola. che io sono con lei e con tutti coloro che s battono per una terra migliore. a me è successo di essere denunciato per aver cercato di bloccare una nave militare sotto al ponte girevole di taranto, una nave che portava ordigni nucleari, l'Augsburg. Per fortuna non è successo niente, nel senso che sono stato prosciolto, ma vi posso assicurare che non è piacevole trovarsi da soli contro l'apparato giudiziario, specie quando si tratta di azioni fatte per la popolazione e per alti valori morali. nel caso di etta so che non sarà sola, ma proprio in questi momenti occorre far sentire la propria vicinanza. in fondo, queste citazioni a giudizio contro le persone impegnate per un mondo migliore, altro non sono che rozzi tentativi di intimidire e far smettere di lottare. per questo bisogna continuare. sempre 3 maggio 2009 23.36
da Bologna
Esprimo la mia più convinta solidarietà a Etta Ragusa, vittima di una procedimento giudiziario a mio parere ingiusto. Etta è da anni impegnata per la cause civili e a favore della pace a livello locale, nazionale e internazionale e ora è attiva nel contrastare le ecomafie in Puglia, ma la magistratura ha pensato bene di rinviarla a giudizio per “il reato di cui agli artt.110-684 C.P. per avere, in unione e concorso con ignoti, congiuntamente all’esposto depositato in data 22.02.2007 presso la Procura della Repubblica di Taranto, nella sua qualità di coordinatrice del comitato Vigiliamo per la discarica, pubblicato atti e documenti, movimentazioni bancarie su c/c intestati a Ecolevante spa, ricevute di pagamento, copie delle matrici di assegni emessi … - di un procedimento penale … pendente presso la sopracitata Procura della Repubblica, di cui era vietata a quel momento, per legge, la pubblicazione.”
Sono convinto che su questa vicenda Etta saprà uscirne come sempre in modo limpido e nel frattempo invito le redazioni in indirizzo a vigilare affinchè le persone di pace che lottano per una terra migliore e pulita, non siano colpite al posto dei veri criminali. Pietro Annicchiarico, videomaker
dal blog La voce dell'emergenza "Grottaglie,giustizia alla rovescia"
http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2009/05/04/grottaglie-giustizia-alla-rovescia/
da Fano
Esprimiamo piena solidarietà alla professoressa Antonia Ragusa per la
sua coraggiosa azione di denuncia e informazione sulla vicenda della
discarica nel territorio di Grottaglie.Luciano Benini e Barbara Bellini
M.I.R. Movimento Internazionale della Riconciliazione Fano
da Grottaglie
Ciao Etta,
giorno 7 sarò con te in Tribunale, ti affiancherò per darti forza.
Quello che stai facendo per la Città di Grottaglie e non solo, è grande e sei riuscita, nonostante il tuo antimilitarismo più volte dichiarato, ad essere apprezzata da mio marito, non è cosa facile, come tu sai è un Ammiraglio in ausiliaria della Marina Militare, un guerriero di pace e solidarietà. Etta per quello che può servire alla causa sono con te. Lilli Ch.D'Amicis, giornalista
da Grottaglie
Non si può accettare che l'onesto, per aver fatto il suo dovere di cittadino,venga trattato da disonesto. A maggior ragione non si può accettare che una persona come Etta Ragusa, da sempre impegnata civilmente e socialmente, venga "punita" per aver semplicemente fatto il suo dovere, mettendo nelle mani del magistrato dei documenti di pubblico interesse che le sono pervenuti. Poteva gettarli nelle immondizie ed evitarsi un sacco di problemi ma non lo ha fatto. Quanti di noi avrebbero avuto il suo stesso coraggio e senso del dovere? Deve essere "punita" per questo? Ma scherziamo? Tutta la mia solidarietà per la prof. Antonia (Etta) Ragusa e l'auspicio che la Giustizia trionfi. Ne abbiamo tutti un gran bisogno. Di Giustizia e di gente perbene.
Anna Montella
la stampa sul rinvio a giudizio
CORRIERE DEL GIORNO domenica 3 maggio 2009 http://www.corgiorno.it/
GROTTAGLIE Colpo di scena nella storia fra il Comitato Vigiliamo per la discarica, Ecolevante e la magistratura
Quelle carte erano già dei giudici
La Ragusa a giudizio il 7 maggio per pubblicazione di atti di un procedimento penale
GROTTAGLIE – Un aiuto non dovuto.
La professoressa Etta Ragusa,coordinatrice del comitato
“Vigiliamo per la discarica”, è stata rinviata a giudizio per
aver presentato alla Procura delle carte ricevute sui rapporti
fra l'Ecolevante e alcuni partiti grottagliesi. L’udienza sarà celebrata il 7 maggio. La notizia è stata resa pubblica ieri sera durante l’assemblea pubblica sul tema: “La penisola pugliese soffocata
dalle ecomafie”, organizzata dal comitato “Vigiliamo
per la discarica” con la partecipazione del giornalista investigativo
Giorgio Lannes.Questi i fatti: nel dicembre 2006 sul bimestrale “Via Crispi” compare un articolo dal titolo “Discarica, soldi e partiti”
relativo alle sponsorizzazioni di partiti da parte di “Ecolevan -
te”. Il comitato invia copia del periodico alla Procura della epubblica. Nel frattempo al Comitato giungono fotocopie del
mecenatismo dei gestori della discarica e la Ragusa, a nome
del Comitato le invia in Procura,perchè sia fatta luce e giustizia,
senza sapere che la magistratura possedeva già quelle carte.
Ma il giudice già aveva quelle carte e si domanda: come mai
questa signora ha carte giudiziarie,di un processo in corso?
E le affibia l'imputazione di pubblicazione arbitraria di atti
di un procedimento penale” come prescrive l'art. 684 del Codice
Penale.La professoressa Antonia Ragusa sarà difesa dagli avvocati
Rosa Lupo ed Antonio Lupo.Finita l'assemblea i commenti.
Ad alcuni pare trattarsi di una tempesta in un bicchier d'acqua, poiché la Ragusa non ha diffuso lei alcuna carta su quei rapporti, anzi invece di far volantinaggio le ha mandate ai giudici perché giustizia fosse
fatta. Quindi il pur fastidioso andare per tribunali si concluderà
senza alcuna colpa per la professoressa. Altri però si allarmano.
Comunque il Comitato si schiera al fianco della sua
presidente e se ne dichiara correo,se un reato è stato commesso.
In una nota, infatti si legge: «Ogni decisione relativa
alla consegna della documentazione oggetto del rinvio a giudizio,
così come ogni altra decisione,è stata presa dalla prof.ssa Ragusa d’accordo con i componenti del comitato Vigiliamo per la discarica. Siamo per la difesa dell’ambiente e della salute, non contro qualcuno.
Cerchiamo la verità». La fiducia nelle Istituzioni ha portato,
e continuerà a portare, il comitato Vigiliamo per la discarica
a presentare le proprie documentate istanze in tutte le
sedi opportune, a costituirsi parte civile e a promuovere
azioni popolari in ogni processo in cui siano a rischio la tutela
della salute e dell’ambiente. La prof.ssa Ragusa, col consenso e
a nome del comitato Vigiliamo per la discarica, ha sentito il dovere
morale e civico, appena venutane in possesso, di consegnare
al Procuratore della Repubblica la documentazione inerente finanziamenti a partiti e associazioni di Grottaglie elargiti da Ecolevante spa. Sapendo perfettamente che, come non è proibita la liberalità nella elargizione di finanziamenti da parte di qualunque
privato, così è fatto obbligo - a chi elargisce e a chi riceve, soprattutto se si tratta di partiti politici - di rendere pubblici finanziamenti e sponsorizzazioni,ferma restando la responsabilità
morale sia di chi li elargisce,sia di chi li richiede e li riceve».Salvatore Savoia
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CORRIERE DEL GIORNO 7 maggio 2009, in Agorà lettere al direttore pag.19
lettera dell'avv.Antonio Lupo che con l'avv.Rosa Lupo difende la prof.ssa Ragusa http://www.corgiorno.it/
Gentile direttore,
nella mia qualità di difensore della prof.ssa Antonia Ragusa, mi permetta di fare qualche correzione e puntualizzazione in relazione all’articolo a firma di Salvatore Savoia, dal titolo “Quelle carte erano già dei giudici”, pubblicato il 3 maggio 2009.
Il Comitato Vigiliamo per la discarica, all’inizio dell’anno 2006 è venuto in possesso di alcuni documenti che provavano inequivocabilmente il pagamento di somme di denaro, per circa centomila euro, da parte della Ecolevante s.p.a. ad alcune associazioni grottagliesi e partiti politici. Da questi medesimi documenti si evinceva che tale denaro era stato pagato per finanziare alcune attività delle associazioni oltre che delle circoscrizioni locali e provinciali dei medesimi partiti.
Il Comitato, per un elementare e doveroso senso civico di cui qualsiasi cittadino non può non ritenersi investito, decideva, per il tramite della sua coordinatrice e legale rappresentante, la prof.ssa Antonia Ragusa, di trasmettere detta documentazione alla Procura della Repubblica di Taranto.
Per la migliore comprensione della vicenda in questione è necessario puntualizzare che dalla documentazione trasmessa alla Procura della Repubblica, non si evinceva affatto che essa provenisse da un qualche procedimento penale. In tali atti, invero, non era presente nessuno di quegli indici rivelatori che avrebbero potuto testimoniare siffatta provenienza, non essendo ad essi allegati documenti accompagnatori o timbri o firme di rappresentanti istituzionali della Procura della Repubblica o di qualsiasi altra autorità di polizia giudiziaria.
Quella medesima documentazione, come si è appreso in un momento successivo, è stata inserita dalla Procura della Repubblica di Taranto in un procedimento penale, contrassegnato con il 6104/06 R.G.N.R. Mod. 21, procedimento nel quale quei medesimi documenti - attenzione, questo è un passaggio importante - non erano stati mai inseriti in precedenza!
Ebbene, gentile direttore, a parte l’ovvietà che trasmettere una documentazione alla Procura della Repubblica, quand’anche questa provenisse da un procedimento penale, non può evidentemente configurare il reato di “pubblicazione” di atti ex 648 c.p., e nemmeno qualora tali atti provenissero davvero da un procedimento penale coperto ancora da segreto; ma, a parte ciò, dicevo, mi preme soprattutto sottolineare che, il primo e speriamo ultimo paradosso di questa vicenda, è rappresentata dal fatto che, come innanzi detto, quei documenti, prima che fossero trasmessi dalla stessa Prof.ssa Ragusa alla Procura della Repubblica di Taranto, non erano stati mai inseriti nel procedimento penale n. 6104/06 R.G.N.R. mod. 21!
Dunque, gentile direttore, in questa vicenda, come difensore della prof.ssa Ragusa, posso affermare con sicurezza, che il capo di imputazione nei confronti della mia assistita è manifestamente infondato.
Cordiali saluti Avv. Antonio Lupo
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Taranto Oggi pag.5 del 7.5.2009 e il Quotidiano del 7.5.2009 pag.20 hanno dato notizia in margine alla solidarietà inviata da PeaceLink.
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COMITATO PER TARANTO -Quando i giornali "strologano"- ven. 8 maggio 2009 http://comitatopertaranto.blogspot.com/2009/05/quando-i-giornali-strologano.html
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post precedente sulla conferenza di G.Lannes di sabato 2 maggio 2009 organizzata da Vigiliamo
Alla Viva partecipazione dei convenuti, alla conferenza del giornalista investigativo Gianni Lannes, che ha presentato la sua ultima indagine sul campo con immagini eloquentissime dello scempio che il traffico dei rifiuti sta facendo del nostro territorio jonico, questa la presenza degli amministratori e dei media:
assenti tutti gli amministratori invitati e cioè: Presidente della Regione, Presidente della Provincia di Taranto, Prefetto di Taranto, Sindaci di Grottaglie, Taranto, S.Marzano, Fragagnano, Monteparano, Faggiano,Lizzano, S.Giorgio J., Carosino, Roccaforzata, Monteiasi, Assessori all’Ambiente di Regione, Provincia, Comuni. Di questi, solo il Presidente della Regione e il Sindaco di S.Marzano hanno comunicato l’impossibilità a partecipare causa impegni precedenti
assenti tutte le tv locali e la 3 rete Rai invitate, tranne la sola Blu Star
nessun giornalista locale, provinciale o regionale dell’informazione su carta stampata era presente
dei blog locali erano presenti: Tutto il resto è noia, Lu Lauru, Io ballo da sola, rappresentati dai giornalisti Domenico Intermite, Anna Montella e Lilli D’Amicis.