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03-07-2009 CALABRIA: ARPACAL, GESTIONE RIFIUTI AGRICOLI QUESTIONE COMPLESSA
(ASCA) - Catanzaro, 3 lug - La gestione ed i controlli ambientali dei rifiuti agricoli, e' stato l'argomento del corso di formazione e aggiornamento rivolto agli operatori addetti al controllo presso le aziende agricole, che si se' svolto l'altro ieri nella sala del consiglio provinciale di Catanzaro. A questo importante momento di confronto e formazione per gli operatori del settore agricolo - che si inquadra nell'ambito dell'Accordo di programma per i rifiuti provenienti da attivita' agricole nella provincia di Catanzaro, approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale n* 430 del 14.10.2005 - ha partecipato, in qualita' di docente, Clemente Migliorino, dirigente del servizio tematico ''Suolo e rifiuti'' del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell'Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria). La relazione di Migliorino e' stata incentrata su ''I Controlli ambientali sui rischi legati alla gestione dei rifiuti agricoli''. ''La gestione dei rifiuti agricoli - ha affermato Migliorino - e' una problematica molto complessa sia dal punto di vista giuridico, perche' presenta molte zone d'ombra nella definizione di rifiuto per i liquami, le acque di vegetazioni e le biomasse, e sia dal punto di vista dei controlli e delle sanzioni. Anche gli adempimenti, per quanto riguarda lo spandimento delle acque di vegetazione e dei liquami, sono spesso sconosciuti o male applicati dalle aziende agricole, che cosi', anziche' apportare elementi nutritivi ai terreni agricoli, possono invece arrecare non pochi danni ambientali''. ''Pertanto, in futuro - ha concluso Migliorino - e' auspicabile organizzare dei convegni su questi temi per aggiornare Comuni e aziende agricole sugli adempimenti di loro competenza. Oltretutto ad Arpacal spettano, secondo le normative regionali, i controlli sullo spandimento dei liquami zootecnici e delle acque di vegetazione''. red/rg/ss (Asca)
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ECCESSO DI OZONO Bollettino del mese di Giugno 2009 Autore: Osservatorio OlaWatch
Dopo un inverno lunghissimo e una primavera caldissima l’ingresso dell’estate è coinciso con una brusca inversione climatica, proprio dal 21 giugno si è avuto un repentino ritorno alle piogge che, per lo meno, hanno provveduto a ripulire l’aria che gia da molti giorni presentava valori di ozono al di sopra della prima soglia di attenzione. E’ solo l’ozono a preoccupare in quanto tutti gli altri elementi monitorati sono tutti al di sotto dei limiti consentiti. Il fenomeno dell’innalzamento dei valori di ozono lascia indenne la città di Potenza dove le due centraline nel mese di giugno per un solo giorno hanno dato valori fuori norma. E’ Matera invece la città con il più alto numero di giorni con valori oltre il consentito, 17, seguita da Pisticci con 11. Nel melfese la situazione più critica è a S.Nicola di Melfi con 10 giorni di superamento e 10 e con 10 giorni senza che la centralina abbia erogato i dati; 7 i superamenti a Melfi (con 9 giorni privi di dati) e 6 a Lavello. In tutti i casi non c’è motivo di particolare allarme in quanto il superamento riguarda la prima soglia di allarme. A pisticci sono stati 11 i giorni con l’ozono oltre la soglia di 120 µg/m3.
Per i dati relativi all’ozono per il mese di giugno, consultare il sito: http://www.olambientalista.it/pm10bollettinogiugno2009.htm