19 marzo: Rinascita Civica invita a un incontro pubblico i candidati grottagliesi
Il movimento cittadino Rinascita Civica, che è presente a Grottaglie dallo scorso luglio e stampa il foglio locale “Terra Nostra”, invita a un incontro pubblico, che si terrà venerdì 19 marzo alle ore 18,30 presso il Castello Episcopio, i candidati grottagliesi alle elezioni ragionali – L. Antonazzo (Io Sud-Mpa), A. D’Amicis ( La Sinistra L’Ambiente), G. Galletto (PD), E. Lacorte (SEL), C. Romano (UDC), M. Santoro (PDL), G. Vinci (Puglia con Vendola). I problemi che riguardano la collettività, non solo locale, e che sono di competenza dell’Amministrazione Regionale, sono da tempo oggetto di approfondimento e discussione anche sul foglio Terra Nostra stampato da Rinascita Civica. Consapevole del forte scollamento tra cittadini e istituzioni che nella società grottagliese ha fatto registrare, nell’ultima tornata elettorale, un’astensione di oltre il 40% al primo turno e del 60% al secondo turno (senza contare le schede bianche e nulle), Rinascita Civica ritiene che il confronto con i candidati grottagliesi alle prossime elezioni regionali possa costituire occasione di proficuo dialogo politico e momento di approfondimento delle diverse problematiche di competenza dell’Amministrazione Regionale. Movimento per la Rinascita Civica di Grottaglie http://rinascitacivica.weebly.com/
23 marzo: Pino Masciari presso parr.Madonna delle Grazie racconta la realtà di chi si ribella al potere mafioso
Il 23 marzo alle ore 19:30, nella nostra Parrocchia, Pino Masciari ci racconterà la realtà di chi si ribella al potere mafioso e a quella parte di politica corrotta.
Giuseppe Masciari è un imprenditore edile calabrese, nato a Catanzaro nel 1959, sottoposto a programma speciale di protezione dal 18 ottobre 1997, insieme a sua moglie (medico odontoiatra) e ai loro due bambini.
Pino ha denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni con il mondo della politica. La criminalità organizzata ha distrutto le sue imprese di costruzioni edili, bloccandone le attività sia nelle opere pubbliche che nel settore privato, rallentando le pratiche nella pubblica amministrazione dove essa è infiltrata, intralciando i rapporti con le banche con cui operava. Tutto ciò dal giorno in cui ha detto basta alle pressioni mafiose dei politici ed al racket della ‘ndrangheta. Il sei per cento ai politici e il tre per cento ai mafiosi, ma anche angherie, assunzioni pilotate, forniture di materiali e di manodopera imposta da qualche capo-cosca o da qualche amministratore, nonché costruzioni di fabbricati e di uffici senza percepire alcun compenso, regali di appartamenti, e acquisto di autovetture: questo fu il prezzo che si rifiutò di pagare.Fu allontanato dalla sua terra per l’imminente pericolo di vita a cui si è trovato esposto lui e la sua famiglia.
da: http://www.pinomasciari.org/chi-e-pino-masciari/