I DIECI COMANDAMENTI PER LE ELEZIONI REGIONALI
A tutti i candidati Altamarea chiede di impegnarsi su questi "dieci
comandamenti".
PRIMO: RENDERE BALNEABILE IL LUNGOMARE DI TARANTO. Va reso balneabile il Lungomare di Taranto. Attualmente non viene neppure analizzato in quanto è dichiarato "non balneabile" a priori. Occorre, tramite il
piano regionale delle coste, includere il Lungomare di Taranto nei
tratti di mare di cui verificare la balneabilità. Il Lungomare va
recuperato, riqualificato. e difeso da ogni fonte di inquinamento. I
tarantini devono poter tornare a farvi il bagno in sucurezza entro
due anni. Allegato a questo messaggio c'è una foto eloquente della
attuale trasparenza dell'acqua del Lungomare di Taranto. Occorre
inoltre il rifacimento della condotta sottomarina per tutelare il mare
di Lido Bruno. SECONDO: CONTROLLARE LA DIOSSINA TUTTO L'ANNO. E' indispensabile dare piena applicazione alla legge regionale sulla diossina con il
controllo 24 ore su 24 ore, 365 giorni all'anno mediante il
“campionamento in continuo” (come prevede l'articolo 3 della legge
regionale). TERZO: RISARCIRE GLI ALLEVATORI. E' necessario sostenere gli
allevatori rovinati dalla diossina con appositi provvedimenti del
governo centrale, concertati con la Regione, così come è stato fatto
per le emergenze zootecniche in Campania. QUARTO: BONIFICARE E TUTELARE IL TERRITORIO – Occorre analizzare e
bonificare il territorio contaminato per ridare la possibilità di
pascolare e coltivare in modo sano senza l'incubo della diossina e di
altri inquinanti. Questa è la premessa per la rinascita delle attività
legate al territorio e alla sue risorse. Occorre tutelare il
territorio e valorizzarlo, difendendo il Parco delle gravine,
estendendo l'agricoltura biologica e il turismo sostenibili,
promuovendo il riassetto idrogeologico, bloccando l'ampliamento delle
discariche speciali. QUINTO: MEGLIO ATTIVI CHE RADIOATTIVI! – Nessun ritorno alle centrali
nucleari. Già abbiamo la diossina, ci manca solo la radioattività. Chi
sostiene le centrali deve prima dire dove metterà le scorie nucleari.
Va vietato il transito di sottomarini nucleari nei nostri mari: la
popolazione non è neppure informata dei piani di emergenza, come
prevede invece la legge. Lo immaginate un sottomarino nucleare che
esplodesse a Taranto? SESTO: NON FORNICARE CON GLI INQUINATORI. Le istituzioni e i partiti
non devono accettare sponsorizzazioni o sovvenzioni da chi inquina. SETTIMO: NON INQUINARE I CITTADINI. Occorre una netta riduzione degli
inquinanti e un piano di controllo di tutte le emissioni industriali.
Le Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) devono prevedere
telecamere e centraline perimetrali di intercettazione delle emissioni
diffuse e fuggitive, obbligo delle migliori tecnologie, limiti agli
incrementi di produzione e la copertura dei parchi minerali dell’Ilva.
Ogni mese i cittadini devono poter vedere su Internet di quanto è
diminuito l'inquinamento. Se l'inquinamento dell'Ilva non diminuisce
occorre valutare l'eliminazione dell'area a caldo, come è stato fatto
a Genova. Non vanno costruiti nuovi inceneritori (producono
"nanoparticelle"). Va vietata la pratica dell'incenerimento delle
stoppie nei campi perché produce diossina. Infine niente sondaggi e
perforazioni petrolifere nel Golfo di Taranto. OTTAVO: FARE LA MAPPA DELLE MALATTIE – E' importante istituire un
Centro Ambiente e Salute vicino l’area industriale per controlli
ambientali, avviare lo screening dei cittadini e rendere realmente
operativo il registro tumori. Ma va fatta una mappa georeferenziata (e
collegata all'esposizione lavorativa) anche delle malattie meno gravi
(allergie, broncopatie croniche ostruttive, ecc.) che costituiscono il
sintomo diffuso di una "sindrome da inquinamento". Va garantita la
sicurezza e la salubrità nei luoghi di lavoro, assicurando la
sorveglianza sanitaria pubblica dei lavoratori lungo tutta la vita. Va
bloccata in particolare ogni immissione di sostanze cancerogene nei
luoghi di lavoro, come prevede la legge. NONO: NON SURRISCALDARE IL PIANETA. Non deve essere aumentata la
potenza della centrale elettrica Enipower, altrimenti si aumentano le
emissioni di anidride carbonica e quindi l'effetto serra. E anche le
altre emissioni di anidride carbonica (Ilva e centrali energetiche)
devono essere ridotte utilizzando le migliori tecnologie disponibili. DECIMO: NON FAR ESPLODERE LA CITTA'. Occorre applicare sul territorio
la “legge Seveso” (sui rischi di incidente rilevante) dando
informazione alla popolazione sui piani di emergenza, consultandola e
coinvolgendola nella gestione dei grandi rischi. Per osservazioni e suggerimenti (e per adesioni dei candidati): altamareataranto@gmail.com Il sito di Altamarea: www.google.it/group/altamareanews Di Altamarea fanno parte: AIL – ARCI – ASS.NE BAMBINI CONTRO L’INQUINAMENTO – AIUTIAMO IPPOCRATE –ASS. VOLONTARI OSPEDALIERI – COMITATO PER TARANTO - ECOCOMUNITA – GREENPEACE - IMPATTO ZERO – LEGAMBIENTE – LIBERA - LIPU – M.A.C. -PEACELINK – PRO NATURA -SENSIBILIZZAZIONI LIBERE E CONCRETE – TARANTO VIVA – VIGILIAMO PER LA DISCARICA – WWF –