Ai cittadini di Grottaglie e dei paesi confinanti con la discarica per rifiuti industriali gestita da Ecolevante spa, così come a tutti quei politici e amministratori che, con la frase ad effetto “si tratta di quattro cartoni e di qualche copertone d’auto”, minimizzano la pericolosità di quanto stoccato in questa discarica, il comitato Vigiliamo per la discarica rende noto quanto segue.
Solo per un caso fortuito è stata sventata la possibilità che nel cosiddetto terzo lotto della discarica gestita da Ecolevante spa possano essere smaltiti rifiuti speciali provenienti dalla Centrale Federico II di Cerano (BR), gestita dall’Enel. Si tratta della centrale termoelettrica a carbone più grande d’Europa e una delle più grandi del mondo, recentemente anche al centro di inchieste per grave inquinamento e traffico illecito di rifiuti.
Il Tribunale Amministrativo di Lecce, con l’ordinanza n.197 emessa il 24 marzo 2010, ha respinto l’istanza presentata da Ecolevante spa contro la risoluzione del contratto di appalto stipulato tra l’Enel e una associazione temporanea di imprese (ATI) di cui faceva parte la Ecolevante spa quale terminale dello smaltimento dei medesimi rifiuti speciali.
E tale contratto di appalto è stato risolto dall’Enel in quanto "a seguito dell'acquisizione dei certificati del Casellario Giudiziale …” a carico di alcuni soggetti che facevano capo alle imprese che componevano l’ATI, “sono risultate … condanne per reati gravi la cui sussistenza è stata completamente omessa nell'autodichiarazione presentata in sede di gara”.
Questa circostanza si verifica a due mesi di distanza dal parere sfavorevole per incompatibilità ambientale emesso dall’ufficio regionale VIA nei confronti del progetto di cava di 8 milioni mezzo di metri cubi che Ecolevante vorrebbe realizzare in contrada “Amici”, nella stessa zona del cosiddetto terzo lotto.
Ed è una circostanza oltremodo indicativa circa le mire imprenditoriali che la Ecolevante spa vuole realizzare nel nostro territorio, con conseguenze sull’ambiente e sulla salute che sono al momento inimmaginabili.
Perciò sono da ritenere senz’altro pericolose e irresponsabili le affermazioni, anche recenti, di tanti politici e amministratori che continuano a parlare della discarica per rifiuti industriali di Grottaglie come di una “risorsa”, invece che di un problema da tenere costantemente sotto severo controllo.
Una lettura attenta della citata ordinanza del TAR di Lecce, così come dei recenti scandali che hanno coinvolto la centrale di Cerano, può risultare veramente illuminante.
Inutile dire che il comitato Vigiliamo per la discarica, coerentemente con l’azione di sensibilizzazione che svolge ormai da oltre sei anni, non è solo contrario a che i rifiuti della Centrale di Cerano siano stoccati a Grottaglie, ma è del fermo parere che questo tipo di centrali debbano essere quanto prima chiuse e sostituite con centrali ad energie rinnovabili.
Infine, il comitato Vigiliamo per la discarica rende anche noto che intende effettuare approfondimenti molto puntuali su ciò che è stato effettivamente smaltito presso la discarica gestita da Ecolevante spa nel corso di tutti questi anni e, in particolare, sui rifiuti con “voce a specchio”.
Si tratta di quelle particolari tipologie di rifiuti, il cui conferimento in discarica, solo se accompagnato da analisi puntuali sulla quantità di sostanze pericolose in essi contenute, può essere consentito in discariche come quelle gestite da Ecolevante spa. Viceversa, se il conferimento non è stato accompagnato da queste analisi puntuali, si presume che i rifiuti con “voce a specchio” siano da ritenersi pericolosi.
Pertanto, il comitato presenterà a giorni una domanda all’ARPA con la quale chiederà di prendere visione di tutte le analisi che devono accompagnare il conferimento di rifiuti con “voce a specchio” nella discarica gestita da Ecolevante al fine di escluderne la pericolosità.
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