Incontro con il prof. Mauro Minelli 6 maggio 2010 Teatro Monticello Grottaglie
Intervento di Etta Ragusa per Rinascita Civica Rinascita Civica ha proposto alla cittadinanza questo incontro con l’immunologo prof. Mauro Minelli su “Ambiente e malattie correlate, l’incremento delle malattie infiammatorie immunomediate”, perché sollecitata dalle molteplici problematiche che un ambiente gravemente compromesso causa alla salute.
Rinascita civica è nata nel luglio 2009 dai sei anni di lavoro di sensibilizzazione, di denuncia e di proposte del comitato Vigiliamo per la discarica, che continua la sua attività a livello locale e provinciale.
Dalla collaborazione di Vigiliamo con il più vasto movimento provinciale Altamarea è emersa la consapevolezza dei problemi causati alla salute dalla presenza a Taranto dei grandi complessi industriali quali ILVA, ENI, Cementir, con le loro emissioni di polveri sottili di diversa natura, di benzo(a)pirene e di diossina.
Ma si è anche rafforzata la preoccupata convinzione che ai problemi derivanti dalla presenza di questi grandi complessi industriali si aggiungono, in tutta la provincia, quelli derivanti dalla presenza di discariche per rifiuti speciali di enormi dimensioni quali Ecolevante, Vergine e Italcave, rispettivamente in funzione dal 1999, 2003 e 2009, collocate nei territori di Grottaglie, Fragagnano e Statte ma a pochi km di distanza da molti altri centri abitati.
Infatti, come si può stare tranquilli se per queste discariche, per legge, sono necessari 30 anni di controlli dopo la loro chiusura e bonifica; se nessuna di esse ha ancora completato il suo ciclo; se in queste discariche vengono stoccati rifiuti per i quali è stato richiesto e ottenuto di accettare un limite di pericolosità aumentato di 10 volte; se questi rifiuti definiti “speciali” consistono per esempio, da quanto risulta dai MUD (modello unico di dichiarazione ambientale) della discarica Ecolevante, in:
oli esausti di auto e filtri olio, batterie al piombo, pastiglie di freni, pneumatici fuori uso, flaff; polpa di scarti di produzione di carta e cartone, toner, carta e pellicole fotografiche; fanghi contenenti cromo, fanghi da chiarificazione dell’acqua, da trattamento di acque reflue urbane, fanghi di drenaggio e da trattamenti chimico-fisici; scarti derivati dalla lavorazione del cuoio; miscele bituminose; pitture, vernici di scarto e fanghi acquosi da essi derivati; materiali da demolizione; percolato di discarica, vaglio; mercurio ?
Poniamo questa domanda al prof. Minelli, che ci parlerà delle malattie correlate all’inquinamento ambientale, e specialmente all’inquinamento dovuto ai metalli pesanti. Ma poniamocela ognuno di noi, poniamola ai nostri amministratori.
Non sarebbe necessario uno screening sanitario della popolazione che vive così vicino a questi impianti di smaltimento di rifiuti speciali? E non solo della popolazione, ma anche dell’aria, delle falde acquifere e del suolo? Un tale esame è stato raccomandato dal prof. Liberti nel parere tecnico commissionatogli dall’amministrazione comunale di Grottaglie nel 1997 (prima di approvare il primo lotto di 330.000 mc), e posto a condizione “necessaria” per ogni eventuale autorizzazione. Ma un simile esame non è stato MAI fatto.
E non sarebbe ora di cominciare a farlo, dato l’ampliarsi di certe patologie a livello tumorale e neurovegetativo, per non parlare di intolleranze e allergie per le quali si sta paurosamente abbassando l’età di coloro che ne vengono colpiti?
Non sarebbe ora di istituire non solo il registro dei tumori, ma anche un registro epidemiologico redatto dai medici di base?
Rinascita Civica si augura vivamente che questi dati e questi interrogativi agitino i sonni di ogni grottagliese, e lo portino nei fatti a essere responsabile della salute propria e di quella delle prossime generazioni.
E, nel lanciare questo allarme ambiente-salute, Rinascita Civica sente anche la responsabilità di affermare con forza che ogni denuncia, ogni proposta e ogni azione di sensibilizzazione, come quelle che da tempo stanno avanzando Vigiliamo e Rinascita Civica, devono comportare l’impegno ad affrontare il problema non “al posto” ma INSIEME ai cittadini.
Infatti si può essere minoranza finché si resta nell’ambito della denuncia documentata, di cui si assumono le responsabilità fino a risponderne nelle aule dei tribunali.
Ma quando si passa alla proposta (ne è un esempio la proposta di legge regionale di iniziativa popolare elaborata e presentata da Vigiliamo con la sottoscrizione di oltre 16.000 cittadini-elettori), quando è necessario esigere, dagli amministratori e da chi è al governo delle istituzioni, soluzioni a problemi gravi e complessi come quelli inerenti la salute e l’ambiente, allora è necessario che ci si muova TUTTI con consapevolezza e responsabilità. *** *** ***