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RIFIUTI inquinate falde acquifere

Rifiuti & pozzi inquinati in Campania
Italia, il paese dai 30 illeciti ambientali al giorno 
Rifiuti in Sicilia = combinato disposto tra affari e mafia … all’ombra della politica 
Traffico di rifiuti tossici tra Roma e Cina : gli scarti tornano  in Italia come giocattoli e abiti   

Rifiuti & pozzi inquinati, da Giugliano a CastelVolturno: viaggio nel triangolo della morte di Emilio Di Cioccio
(29 Maggio) - Il risultato delle analisi non lascia spazio a dubbi: la falda acquifera, nell’area compresa tra Giugliano e CastelVolturno, è inquinata da sostanze cancerogene. Bonificare, o quanto meno mettere in sicurezza, quello che è stato definito il triangolo della morte, per intenderci quello che va dal nord di Napoli al sud di Caserta, non sarà un’impresa facile. Anzi, tutt’altro, considerando che il disastro ambientale, come confermato dal geologo incaricato dalla Procura di Napoli, il professor Balestri, è già avvenuto. Una situazione che si è aggravata ulteriormente, allorquando, durante la gestione commissariale dei rifiuti, è stata decretata la riapertura della discarica Resit, un tempo di proprietà del pluri-indagato avvocato Cipriano Chianese e utilizzata dalla camorra, per decenni, per lo smaltimento di sostanze tossiche e anche radioattive provenienti dal Nord Italia. Ma non c’é soltanto l’ex Resit di Giugliano. Nella “mappatura della morte” sono stati indicati anche: Masseria del Pozzo (dove addirittura quattro sono i siti pericolosi), San Giuseppiello, i campi di Ischitella e l’asse mediano. Un quadro, quello portato alla luce anche grazie alle dichiarazioni del pentito Gaetano Vassallo, che fa rabbrividire e che ha spinto i tecnici nominati dalla Procura a spingere sul pedale dell’acceleratore, affinché s’intervenga quanto prima, anche con provvedimenti drastici. In tale direzione, s’inserisce l’ordinanza adottata dal sindaco di Giugliano Giovanni Pianese che, tra l’altro, decreta il divieto di vendere il raccolto dell’area a maggior rischio. Ma c’è di più: lo stesso primo cittadino, in una lettera indirizzata a Procura e Provincia di Napoli, spiega che “se non ci saranno interventi immediati di bonifica, si potrebbe arrivare al blocco totale dell’utilizzo dell’acqua dei pozzi ed al divieto di commercializzazione di frutta e verdura di un’area più estesa, che arriva fino a CastelVolturno”.
http://www.lunaset.it/politica-napoli/cronaca-napoli/26575-rifiuti-a-pozzi-inquinati-da-castelvolturno-a-giugliano-viaggio-nel-triangolo-della-morte.html

Roma, 27 maggio 2010 
Italia, il paese dai 30 illeciti ambientali al giorno
Alla presenza dei massimi rappresentati dei corpi dello stato impegnati nel contrasto all’illegalità ambientale è stato presentato il primo Rapporto sull’azione condotta contro tali crimini. Prestigiacomo: “il documento rappresenta non soltanto una nitida fotografia dell’attività di contrasto ma uno strumento importante di individuazione delle aree prioritarie su cui intervenire”
Abusivismo edilizio e racket dei rifiuti, crimini spesso sotto gli occhi di tutti eppure “silenziosi”, destinati ad esplodere non solo come casi di cronaca e mal costume, ma letteralmente in conseguenze e danni difficilmente gestibili. In questo contesto l’attesa è rivolta alla Direttiva 2008/99/CE che contempla, infatti, la responsabilità delle persone giuridiche come strumento di cui il sistema penale degli stati membri dovrà dotarsi per attuare un’efficace protezione dell’ambiente. La data per il recepimento è stata fissata al 26 dicembre 2010 e inevitabilmente, segnerà un momento particolare l’Italia, in perenne lotta contro le cosiddette eco-mafie...
http://www.rinnovabili.it/italia-il-paese-dai-30-illeciti-ambientali-al-giorno-402967
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29 maggio 2010
Rifiuti in Sicilia = combinato disposto tra affari e mafia … all’ombra della politica
Se, con un’immagine metaforica (ma non tanto) ” la casta” sembra annegare oggi l’Italia in una fogna costituita da tangenti, sprechi, costi spropositati della politica e della pubblica amministrazione ed immoralità diffusa, la scena siciliana appare inoltre, anche una palude di rifiuti.
La ministra dell’ambiente Prestigiacomo ed il sottosegretario Miccichè hanno incontrato a Roma il Ministro-Presidente dello Stato regionale di Sicilia Raffaele Lombardo e vari assessori, per discutere della delicata situazione in cui versa la Sicilia in materia di realizzazione di impianti di smaltimento rifiuti e di gestione delle discariche.   
La situazione, in tutta l’Isola, appare grave e specialmente a Palermo si delinea un quadro a rischio “napoletano”...
http://www.osservatorio-sicilia.it/2010/05/29/rifiuti-in-sicilia-combinato-disposto-tra-affari-e-mafia-%E2%80%A6-all%E2%80%99ombra-della-politica/
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29 maggio 2010  Traffico di rifiuti tossici tra Roma e Cina
Gli scarti tornano in Italia come giocattoli e abiti
L'allarme arriva dal questore Caruso che segnala: giro di truffe intorno alle discariche laziali. Controlli colabrodo
ROMA - Rifiuti non trattati che dal Lazio partono di contrabbando per la Cina, dribblando i controlli distratti di alcuni funzionari doganali. «Centinaia di container» zeppi di spazzatura triturata. Che poi, trasformata in materiale plastico «dannosissimo per la salute», rientra in Italia sotto forma di giocattoli e indumenti. Le preoccupate parole sono quelle pronunciate martedì dal questore della Capitale Giuseppe Caruso alla commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti, presso la quale è stato ascoltato assieme ai responsabili dell’ordine pubblico delle 5 province del Lazio. C’è un allarme inquietante...
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/10_maggio_29/traffico-rifiuti-tossi-roma-cina-fulloni-1703105966227.shtml
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30 May 2010

COMITATO VIGILIAMO PER LA DISCARICA