merita di essere letto questo comunicato di Medici per l'ambiente della Campania
http://www.facebook.com/#!/notes/albina-colella/i-medici-per-lambiente-campani-si-muovono-equelli-lucani-/10150154178776987
COMUNICATO STAMPA
ISDE MEDICI PER AMBIENTE SEZIONE CAMPANIA
In relazione alla presentazione ufficiale dello Studio SEBIOREC, limitata ai soli giornalisti accreditati e ancora non aperta anche al pubblico ed ai tecnici del settore, ai sensi e per gli effetti degli obblighi di trasparenza e pubblico confronto richiamati dalla vigente convenzione di Aarhus, (per mancato rispetto della quale, proprio sui temi del rischio per la salute pubblica conseguente alla disastrosa gestione dei rifiuti urbani e tossici industriali, l’Italia ha già subito una condanna ed un forte richiamo dalla UE), il Direttivo Regionale di ISDE MEDICI PER AMBIENTE REGIONE CAMPANIA critica fortemente tale scelta di comunicazione riservata.
Il Direttivo si augura che tale comportamento, poco consono alla ormai ineludibile esigenza di trasparenza su tali informazioni, sia comunque propedeutico ad un trasparente e pubblico dibattito scientifico su un argomento di così grande rilevanza in Regione Campania, e inoltra pertanto formale richiesta, agli estensori dello Studio, alle Pubbliche Autorità, alle Università, alle Accademie, nonché agli Ordini dei Medici della intera Regione Campania, di provvedere a realizzare pubblici e aperti convegni scientifici e pubblici dibattiti su tale importante studio che, in ogni caso, appare solo ed esclusivamente un PUNTO DI PARTENZA e non certo Un PUNTO DI ARRIVO dei necessari, indispensabili e celeri studi di biomonitoraggio tossicologico sull’uomo del gravissimo ed ormai accertato DISASTRO AMBIENTALE da rifiuti tossici registrato negli ultimi venti anni in Regione Campania .
Riteniamo infatti che e' necessario e indispensabile che ci possa essere un aperto e tecnico confronto, perché lo studio scientifico realizzato con un notevole esborso di denaro pubblico evidenzia infatti molti punti che devono ancora essere chiariti .
Ci riferiamo, ad esempio, alla scelta di effettuare campionamenti “in pool di sieri” senza seguire completamente il protocollo internazionale WHO e senza che si faccia menzione dello studio ministeriale IZSAM 11/06 sul rischio di esposizione di 100 donne alla prima gravidanza, analizzate individualmente, residenti nella provincia di Caserta e Napoli nord (promosso dall'associazione dei Medici per l'Ambiente di Caserta) depositato nel 2010 al Ministero della Salute e pubblicato nella sua versione parziale sin dal 2008 in Inghilterra al congresso mondiale di Birmingham sulle Diossine.
Non si può d’altra parte ignorare che diversi Medici e cittadini della Campania abbiano eseguito esami individuali per diossine e PCB, ritrovandosi in linea con quanto emerso dal SEBIOREC, (con analisi invece a “pool di dieci sieri”) , evidenziando altresì che la nostra Regione (nonostante tanti euro stanziati) non aveva e NON HA ancora identificato un laboratorio di riferimento in grado di monitorare contaminanti da bioaccumulo nell'uomo, oltre che su matrici animali e nell'ambiente in cui viviamo.
Il finanziamento ridotto a soli 250mila euro, rispetto ai 2.5 milioni di euro inizialmente stanziati, a nostro parere, ha così prodotto uno studio che si conclude con un numero di domande maggiori di quante risposte sia in grado di fornire. Rispetto al giro di affari criminali per rifiuti tossici stimato dalla Magistratura in non meno di 21 miliardi di euro, appare quindi che per valutare il danno sulle matrici umane sia stata utilizzata una cifra non superiore allo 0,0000025 % del crimine di riferimento. Certamente troppo poco per produrre risultati esaustivi su un problema di salute pubblica così vasto e complesso.
L’intero Direttivo dell’ISDE MEDICI PER AMBIENTE Regione Campania, Associazione Scientifica internazionalmente riconosciuta, mette a disposizione gratuitamente tutte le proprie professionalità mediche e non mediche iscritte alla Associazione per tali pubbliche manifestazioni, dibattiti e convegni.
Il confronto pubblico e scientifico è alla base stessa della nascita e del concetto stesso di UNIVERSITA’ e di ACCADEMIA, che non si sostanzia certo nella semplice titolarità di un incarico di insegnamento o di direzione di struttura.
Sottrarsi a tale trasparente, pubblico e tecnico confronto offre un giusto fondamento ai sospetti non solo sulla validità degli studi, ma soprattutto sulla reale volontà di accertare, e continuare ad accertare, la realtà dei fatti e del gravissimo danno alla salute pubblica consumato in Regione Campania, causato dalla ormai accertata ultradecennale criminale gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti tossici industriali.
Napoli, li 10 aprile 2011,
IL DIRETTIVO REGIONALE ISDE REGIONE CAMPANIA
Dott. Gaetano Rivezzi Dott. Giuseppe Comella Dott. Antonio Marfella
Dott. Gennaro Esposito Dott. Gerardo Ciannella