Vigiliamo ritiene offensiva e fuorviante la replica dell’assessore Lupo al suo comunicato
E’ grave per un assessore all’ambiente accusare di “alimentare una sindrome Nimby alla paesana” un comitato che da anni, mobilitando migliaia di persone, ha denunciato l’illegittimità degli atti di autorizzazione, che hanno portato al sequestro del cosiddetto Terzo lotto per disposizione del Tar di Lecce. Un comitato che da anni denuncia alle Autorità preposte la mancanza di controlli specifici per alcuni tipi di rifiuti speciali, come quelli recanti il codice cer 191212, che hanno costituito oggetto di ben due grossi processi come quelli denominati “Eldorado” e “Re Mida”.
E’ grave l’accusa di “diffondere ingiustificati allarmismi” rivolta dall’assessore all’ambiente Lupo alla prof.ssa Ragusa che nel 2010 è stata assolta “perché il fatto non sussiste” nel processo penale intentatole dalla Ecolevante spa per aver consegnato nella mani del Procuratore documentazione attestante finanziamenti devoluti da Ecolevante spa – nel periodo del rilascio dell’autorizzazione per il terzo ampliamento della discarica, cosiddetto Terzo lotto- a partiti e associazioni della maggioranza che governava, e che tuttora governa, Grottaglie.
E’ fuorviante che l’assessore, nella sua replica al comunicato di Vigiliamo del 30 luglio u.s., dica che l’Amministrazione è contraria a ogni “indiscriminato ampliamento”, quando invece il comitato nella sua nota ha rivolto a tutte le autorità preposte, e quindi anche all’Amministrazione di Grottaglie, l’ennesima richiesta di attivarsi affinché siano effettuati controlli mirati sui rifiuti speciali con codice 191212 e con ‘codice a specchio’.
Davvero preoccupante inoltre è leggere nella replica dell’assessore Lupo, che “… la gestione di impianti di smaltimento di rifiuti nel territorio di Grottaglie è sottoposta ad attento e scrupoloso controllo”, mentre la recente relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti non solo denuncia «uno spaccato inquietante sui traffici illeciti di rifiuti diretti in Puglia» ma afferma in modo inequivocabile che «I controlli sul territorio pugliese non sembrano sufficientemente penetranti se è stato possibile smaltire ingenti quantitativi di rifiuti … senza che gli organi di controllo locali abbiano mai rilevato alcunché».
E questa nota della Commissione parlamentare non poteva essere ignorata dall’assessore Lupo al momento della sua replica, perché ben due articoli della Gazzetta, il 30 luglio e il 3 agosto a firma di M. Scagliarini e di P. Lerario, hanno parlato dell’allarme sollevato dalla Commissione parlamentare in merito al fatto che “gli organi di controllo locali non abbiano mai rilevato alcunché” di irregolare nei rifiuti conferiti e immessi nelle discariche per rifiuti speciali pugliesi, tra le quali sono comprese le tre della provincia jonica e quindi anche quella gestita da Ecolevante-Lgh. Per di più, nel secondo articolo, che tuttavia non compare nella rassegna stampa diffusa quotidianamente dal Comune di Grottaglie, viene anche puntualizzato che “l’assessore Lupo e il sindaco Alabrese, alla Gazzetta che ha loro richiesto commenti sulla questione, hanno rinviato dichiarazioni ad altra data”.
Offensivo è infine, per i cittadini-contribuenti di Grottaglie, che l’assessore Lupo parli di apertura “a qualsiasi diversa ed innovativa proposta che … possa armonizzarsi con un moderno sistema di gestione integrata dei rifiuti con indubbi vantaggi per l'ambiente e anche per le casse del Comune”, quando ha dato risposte insoddisfacenti non solo alle ripetute richieste del comitato Vigiliamo di attivarsi perché siano effettuati controlli mirati sui rifiuti speciali che arrivano nella discarica di Grottaglie, ma anche alle diverse richieste della minoranza che da un anno sollecita Sindaco e assessore all’ambiente a prendere i dovuti provvedimenti in merito al fatto che la Ecolevante-Lgh è da marzo 2011 che non paga le royalties previste dalla convenzione stipulata con il Comune nel 2000; convenzione che dovrebbe essere rinnovata, come è stato ripetutamente richiesto da tutte le componenti politiche di minoranza, dal momento che nella proprietà della discarica è entrata all’85% la municipalizzata lombarda Lgh.
Offensivo è che l’assessore Lupo concluda la sua replica dicendo “non posso che condividere lo spirito della recente nota della Società Ecolevante [rinviata a giudizio per violazioni in materia ambientale ndr] con particolare riferimento … al doveroso rimando ad approfondimenti circa la corretta lettura ed interpretazioni delle diverse fonti normative ed autorizzazioni concesse dagli enti legittimati al riguardo».
Pertanto il comitato Vigiliamo per la discarica ribadisce quanto affermato nel suo precedente comunicato e cioè che il sindaco Alabrese e l’assessore all’ambiente Lupo devono rispondere non solo al comitato ma alla Commissione parlamentare su cosa hanno fatto e intendono fare per sollecitare, presso le Autorità preposte, i dovuti, necessari, improcrastinabili controlli sui rifiuti con codice cer 191212 e sui rifiuti con “codice a specchio”. E su cosa intendono fare affinché adeguati e immediati controlli siano effettuati sullo stato dell’aria, del suolo, delle falde acquifere.
Infatti poiché, come denuncia la Commissione parlamentare, mancano adeguati controlli sui rifiuti speciali che arrivano nelle quattro discariche pugliesi, di cui ben tre nella sola provincia di Taranto, l’aria, il suolo, le falde acquifere sono a rischio di contaminazione da metalli pesanti quali uranio, cromo, mercurio oltre che per i rifiuti con codice 191212 e con “codice a specchio”.
Se a Taranto, per l’Ilva, il disastro ambientale di cui si sta occupando la Magistratura è dovuto alla diossina e alle polveri di ferro, a Grottaglie, S. Marzano, Lizzano, Massafra e paesi adiacenti alle aree in cui sorgono le discariche Cisa, Ecolevante-Lgh e Vergine gli adeguati, opportuni e non più procrastinabili controlli sui rifiuti e sui metalli pesanti sono ormai l’unico mezzo per evitare un disastro ambientale come quello di Taranto.
Per questo il comitato Vigiliamo respinge con forza l’accusa di “cavalcare l’onda dei fatti dell’Ilva di Taranto e di diffondere ingiustificati allarmismi di sciagure e catastrofi ambientali … alimentando una sindrome di Nimby alla paesana”.
Etta Ragusa
Coordinatrice del comitato Vigiliamo per la discarica
Lupo: " La sindrome Nimby (paesana)
in risposta a questo comunicato di Vigiliamo http://www.vigiliamoperladiscarica.it/VIGILIAMo_plus/articolo.php?subaction=showfull&id=1343974678&archive=&start_from=&ucat=5& scritto dopo la pubblicazione di questo articolo http://www.vigiliamoperladiscarica.it/VIGILIAMo_plus/articolo.php?subaction=showfull&id=1343973525&archive=&start_from=&ucat=5&
L’assessore all’Ambiente del Comune di Grottaglie Giammarco Lupo, così risponde alle recenti notizie divulgate dal comitato “Vigiliamo per la discarica”:
«La salute e la tutela del territorio interessa tutti senza distinzione - afferma l’Assessore all’Ambiente Giammarco Lupo - proprio per questo apprezziamo l’ennesima provocatoria lezione della professoressa Etta Ragusa - coordinatrice del comitato “Vigiliamo per la discarica” - che, cavalcando l’onda dei fatti dell’Ilva di Taranto, diffonde ingiustificati allarmismi di sciagure e catastrofi ambientali nel territorio di Grottaglie alimentando una sindrome di Nimby -alla paesana-.
L’Amministrazione Comunale si sta impegnando fino in fondo per impedire, nell'interesse dei cittadini, ogni ulteriore ipotesi di indiscriminato ampliamento del “Sistema Gestione Rifiuti”. Dire il contrario è falso e strumentale. Tutte le autorizzazioni, la costruzione o l’ampliamento e la gestione di impianti di smaltimento di rifiuti nel territorio di Grottaglie sono sottoposti ad attento e scrupoloso controllo: vedi l’ultimo caso, rigettato, di ampliamento dell’impianto dell’Ecolevante per il trattamento del percolato. Sembra contraddittorio l’atteggiamento di chi dice di voler dialogare con i rappresentanti delle istituzioni salvo prima sottoporli alla gogna mediatica e al pubblico ludibrio. Ben vengano gli inviti alla vigilanza, ma preme ricordare che i processi si svolgono nelle aule dei tribunali e non sulle pagine dei quotidiani.
Questa Amministrazione Comunale è aperta a qualsiasi diversa ed innovativa proposta che, nel rispetto delle regole, possa armonizzarsi con un moderno sistema di gestione integrata dei rifiuti con indubbi vantaggi per l'ambiente e anche per le casse del Comune».
Sulla notizia relativa al rinvio a giudizio dei dirigenti della discarica di Grottaglie, l’Assessore all’Ambiente aggiunge «non posso che condividere lo spirito della recente nota della Società ECOLEVANTE con particolare riferimento alla massima fiducia nell’operato della Magistratura (che dovrà accertare la verità nell’unica sede deputata a ciò) ed al doveroso rimando ad approfondimenti circa la corretta lettura ed interpretazioni delle diverse fonti normative ed autorizzazioni concesse dagli enti legittimati al riguardo».