La Cava Ecolevante è realtà e poi sarà discarica
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Grottaglie, la cava Ecolevante diventa realtà ”Vigiliamo”: «E poi sarà discarica»
di Massimo D'Onofrio
GROTTAGLIE – Cava chiama discarica. In un circolo vizioso perfetto tra autorizzazioni concesse e possibili (e concreti) sviluppi futuri.
Il caso della cava Ecolevante in contrada Amici, autorizzata nel marzo 2010 e da pochi giorni in fase di realizzazione, appare emblematico. «Più che un timore è una certezza: quella cava diventerà una discarica, non lo dico io ma lo scriveva nel 2011 Linea Ambiente, società del Gruppo lombardo Lgh, all’indomani dell’acquisizione della quota di controllo di Ecolevante, salvo poi eliminare quelle informazioni dal sito web».
Parole di denuncia pronunciate da Etta Ragusa, la professoressa pasionaria del comitato Vigiliamo per la discarica, che da anni si batte contro i buchi che diventano discariche: «Proprio oggi 13 maggio – dice al Corriere – sono nove anni che facciamo battaglie: denunciamo queste cose ai cittadini grottagliesi nella speranza che si ribellino e le portiamo all’attenzione delle istituzioni, il Comune e la Regione innanzitutto, con l’obiettivo che facciano qualcosa».
Poco o nulla, a guardare gli accadimenti. Anzi, le cave, che proliferano come funghi in un territorio che ospita già i tre lotti Ecolevante, 50 ettari e passa in cui cave e discariche sembrano “susseguirsi” in un continuum logico ed economico: «I terreni circostanti – così si leggeva nel 2011 sul sito di Linea Ambiente – rappresentano un ampliamento naturale dell’attività di discarica». Appunto.
Una logica “malata” per Ragusa e per chi come lei continua ad opporsi ad un proliferare che, invece, di razionale avrebbe ben poco: «Noi ci opponiamo – insiste Ragusa – ma il resto dipende dalla Regione. E vediamo che discariche e inceneritori continuano ad esserci, anzi aumentano».
La “prof” elenca altre battaglie, combattute e perse: «La cava Castelli non fu autorizzata, ma poi lo è stata attraverso un ricorso al Tar. A suo tempo abbiamo ottenuto il sequestro del terzo lotto ma poi il Consiglio di Stato ha cancellato tutto e poi, in fase processuale, abbiamo dovuto registrare persino la prescrizione dei reati».
Tutto inutile, allora? «Noi allertiamo la popolazione: se non si farà nulla arriverà un’altra discarica. Come consigliere comunale presenterò un’interrogazione al sindaco: possibile che al Comune vada bene tutto? Vedremo… ma di più non posso fare». La voglia di denunciare, quella no, non va in prescrizione.
http://www.corrieredelgiorno.com/2013/05/13/grottaglie-la-cava-ecolevante-diventa-realta-vigiliamo-e-poi-sara-discarica-26303/cava-ecolevante-contrada-amici-maggio-2013/
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