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CAVA riunione II Commissine 16 maggio 2014

Riunione della II Commissione, o.d.g.  “Ampliamento cava contrada Amici… Aspetti consequenziali alla Commissione tenutasi in data 8 maggio 2014”- con allegato  alla convocazione   il Verbale n.3 del 15 febbraio 2012 della riunione della II Commissione. 

Intervento e proposte della consigliera Antonia Ragusa

Ribadisco ancora una volta che questo è unicamente il momento di decisioni  politiche importanti e serissime da attuare nell’interesse esclusivo del territorio e della salute. Le scelte che propongo sono due e sono entrambe di carattere politico e riguardano entrambe l’odg di cui stiamo discutendo. Appare superfluo sottolineare che la realizzazione della cava in contrada Amici non farebbe che aprire la strada ad altri nefasti ampliamenti e ad ulteriori e pericolose richieste.

Sottolineo con forza che la richiesta di ampliamento della cava trova un impedimento determinante nella circostanza che sulle aree oggetto della richiesta di Ecolevante-Lgh grava ancora la necessità di eseguire l’ordinanza n.54 del 2011 per la rimozione dello strato di argilla eccedente il piano di campagna e per l’esecuzione dei lavori di ricolmo della cava esaurita e dismessa ricadente nelle particelle 84 e 128 del foglio di mappa 83.

Sempre a proposito dell’ordinanza n. 54/2011, va attentamente considerato che essa è stata emessa ai sensi dell’art.31 del Dpr n.380 del 2001, e quindi che l’Amministrazione comunale è obbligata, ai sensi della medesima norma, a procedere secondo i dettami stabiliti dalla legge. Pertanto, considerando che dal sopralluogo effettuato in data 28.3.2014 dalla Polizia municipale risulta formalmente accertata l’inadempienza all’ordinanza n. 54/2011, ed essendo stato superato il termine di 90 giorni dall’ingiunzione, i beni dell’area di sedime della cava dovranno essere acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio del Comune (comma 3 art.31 del Dpr n.380 del 2001), con deliberazione del Consiglio comunale.

In questo senso da parte mia c’è una richiesta di convocazione immediata del Consiglio comunale affinché sia disposta l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle aree individuate nell’ordinanza n.54/2011.

Si dovrà poi procedere a notificare l’accertamento dell’inottemperanza all’ingiunzione (e quindi a notificare l’atto prot. n. 9746 dell’8.5.2014 a firma del locale comandante di Polizia municipale) e poi ad immettersi nel possesso dell’area e a trascrivere nei registri immobiliari l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale (art.31 comma 4 Dpr n.380 del 2001). Questo per la prima proposta.

La seconda proposta consiste nell’approvazione da parte del Consiglio comunale di una variante urbanistica che preveda l’impossibilità di destinare a discarica, o al recupero con discarica, le aree destinate a cava del Piano regolatore generale vigente.

La motivazione di questa variante deve fare perno sulla necessità di non far gravare ulteriormente sul territorio e sui cittadini i pesi ambientali e i potenziali rischi per la salute pubblica derivanti dalla attuale presenza di discariche per rifiuti speciali  per oltre 3 milioni e 700 mila metri cubi, e quindi per la necessità di dover gestire le fasi  post operative delle discariche per almeno un trentennio dalla cessazione dell’attività di discarica (periodo di post gestione o post mortem della discarica).

Considerando altresì le direttive di indirizzo comunitario recepite dalla legislazione italiana, nella motivazione si dovrà tenere conto comunque del fatto che sussistono esigenze perequative dei pesi ambientali e che non si può continuare a gravare ancora sul territorio di Grottaglie e San Marzano e in particolare nelle aree vicine alle discariche già presenti, della volumetria di oltre 3 milioni e 700 mila metri cubi.

Sono consapevole tuttavia che il danno è stato già fatto con l’autorizzazione del primo, secondo e terzo lotto. Ma sono altrettanto consapevole che  per noi queste sono le uniche soluzioni possibili da mettere in campo tempestivamente e contemporaneamente. Non senza valutare la possibilità che ingentissime sono le pressioni che saranno esercitate da coloro che hanno interesse al moltiplicarsi delle discariche, e possono avere il sopravvento e quindi vanificare questi sforzi, come purtroppo è già accaduto precedentemente anche e soprattutto con il consenso, l’appoggio, la determinazione di noti esponenti politici grottagliesi e non.

Si allega testo art. 31 Dpr n.380 del 2001.

21 May 2014

COMITATO VIGILIAMO PER LA DISCARICA