E’ di questi giorni la nota con la quale il dirigente del Settore Ambiente della Provincia, avv. Stefano Semeraro, ha diffidato i gestori di Ecolevante-Lgh e delle altre discariche della provincia di Taranto, a prestare entro 30 giorni le necessarie fideiussioni.
Le fideiussioni garantiscono all’Amministrazione di recuperare i costi da sostenere in caso di danno ambientale, e servono come garanzia per i controlli che l’azienda deve effettuare per 30 anni dopo la chiusura della discarica.
Di tanto in tanto il problema, meglio, l’incubo delle fideiussioni, ritorna. Ecco una breve carrellata per rinfrescare la memoria. Le fideiussioni riguardano la discarica gestita da Ecolevante. E non è detto che la carrellata sia completa.
Nel febbraio del 2005 , il comitato Vigiliamo per la discarica inoltrava ricorso al TAR perché la società aveva presentato per la discarica in esercizio un piano di adeguamento gravemente carente delle necessarie garanzie finanziarie. Il ricorso veniva accolto con la sentenza n. 1847 del 5.4.2005, perché “gravemente lacunoso sotto il profilo delle garanzie finanziarie”. http://www.vigiliamoperladiscarica.it/VIGILIAMo_plus/storia2.htm
Nel luglio 2008 Losappio risponde a un’interrogazione di Lospinuso: “… la Conferenza si è conclusa con due indicazioni che la ECOLEVANTE tutt’ora contesta. La prima concerne l’obbligo delle fideiussioni finanziarie previste dal Regolamento Regionale n. 18 del 16 luglio 2007, obbligo ribadito in Conferenza dal Settore Rifiuti di codesto Assessorato ed indispensabile per l’esercizio dell’attività…” http://www.regione.puglia.it/index.php?at_id=2&page=pressregione&id=4861&opz=display
Nell’ottobre 2008 i senatori Caforio,Russo, Belisario e Di Nardo presentano un’interrogazione al Ministro per l’ambiente, rimasta senza risposta, in cui si legge: “in data 3 luglio 2008 la Regione Puglia ha rilasciato l'autorizzazione integrata ambientale (AIA), seppur ponendo alcune prescrizioni, relative, fra l'altro alla prestazione di adeguate garanzie finanziarie riguardanti il periodo post-chiusura dell'impianto, che non risultavano presentate secondo quanto previsto dalla normativa regionale e nazionale vigente, che esclude l'utilizzo a tal fine di società di intermediazione finanziaria, potendosi far ricorso soltanto ad aziende di credito o imprese di assicurazione debitamente autorizzate all'esercizio del ramo cauzioni. Avverso la prescrizione relativa alle fideiussioni la società in oggetto ha proposto ricorso in sede amministrativa, a seguito del quale, nelle more della decisione sul merito, la discarica sta esercitando su provvedimento sospensivo concesso dal TAR nell'agosto 2008;…..la Conferenza di servizi si è conclusa con due indicazioni che la Ecolevante contesta. La prima concerne l’obbligo delle fideiussioni finanziarie previste dal Regolamento regionale n. 18 del 16 luglio 2007. La seconda riguarda la richiesta della società, non accolta dal Comitato tecnico-scientifico sui rifiuti della Regione, di derogare ai limiti di accettabilità dei rifiuti in discarica…”http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=00313261&parse=si&stampa=si&toc=no
Nel 2009 veniva postato sul sito del presidio permanente NO discariche: “Strano ma vero: stavolta, la Ecolevante non ce li ha. Almeno, al momento. Non ha prestato quelle garanzie finanziarie, obbligatorie, per le attività di "bonifica e ripristino di impianti ed aree contaminate e risarcimento dei danni all'ambiente". Attività da svolgere in 30 anni. Trent'anni a partire dal giorno della chiusura della discarica.
La bonifica costa. E in un certo senso, si paga in anticipo. Per dirla meglio, va dimostrato che si potrà pagare. La Ecolevante, perciò, si è scelta un garante: un'agenzia di intermediazione finanziaria battente bandiera sammarinese. Proprio così: Repubblica di San Marino. Dopo un accertamento, sollecitato dai soliti facinorosi, la Banca d'Italia ha detto no, queste non sono vere fideiussioni…”http://presidiopermanente.blogspot.it/2009/01/fideiussioni.html
Ministero dell’ambiente, Regione, Provincia, Comune, non vi sembrano tanti 9 anni di silenzio su una questione così importante? Dal 2005 a oggi Regione, Provincia e Comune hanno avuto gli stessi amministratori. E Qualcuno ha la faccia tosta di compiacersi per la diffida del funzionario della Provincia. Ma Qualcuno ha dimenticato di essere stato dal 2005 Consigliere provinciale e, negli ultimi anni, Assessore provinciale all’Ambiente?