Questo secondo sopralluogo sarà effettuato sia sull’area della vecchia cava, di 3 ettari di superficie, della quale è stata prorogata l’autorizzazione allo scavo fino al 2021, sia sull’area per la quale Ecolevante-Lgh ha presentato il progetto di ampliamento, che riguarda una superficie di 33 ettari.
La seconda Commissione comunale (Sviluppo e assetto del territorio), convocata con urgenza, si riunirà venerdì 3 luglio presso la cava Ecolevante in contrada “Amici”.
È la risposta attesa dai consiglieri Ragusa e Lacorte che con due istanze hanno chiesto al sindaco Alabrese di sollecitare presso gli uffici regionali questo secondo sopralluogo.
Il progetto di questo enorme “ampliamento” della cava esistente e da anni inattiva, equivalente a 47 campi di calcio e con una profondità fino a 30 metri, è già stato respinto dalla Regione nel 2010 per incompatibilità ambientale.
Ora è il Comune di Grottaglie, per una legge regionale del 2007, che deve rilasciare la Valutazione di impatto ambientale (Via), ma è la Regione che deve definire l’iter amministrativo. E l’Ufficio regionale Attività Estrattive è l’Autorità competente per rilasciare l’autorizzazione all’esercizio della cava.
Qualora non fosse rinnovato il diniego a questo mostruoso ampliamento della cava, che decuplica quella esistente e da anni inattiva, sarebbero accresciuti i pericoli ambientali e sanitari perle zone limitrofe ricadenti nei Comuni di San Marzano, Grottaglie, Carosino e Francavilla Fontana, dal momento che molteplici sono i vincoli che ricadono sulla zona, che dista solo qualche metro dal terzo lotto della discarica per rifiuti speciali, quasi completamente esaurita, gestita da Ecolevante-Lgh.
Etta Ragusa
capogruppo di Rinascita civica-Città attiva
e coordinatrice del comitato Vigiliamo per la discarica